Nessuna riparazione deve essere fatta in fretta: infatti, un buon risultato dipende, in gran parte, da un lavoro metodico e accurato.
Pulitura
Se il legno è rimasto a lungo senza una adeguata manutenzione, è bene pulirlo, eventualmente con preparati chimici. Per prima cosa, lavare il mobile con una soluzione di acqua calda e liscivia (circa g 50 di liscivia ogni litro d’acqua), aiutandosi con una spugna o con un pezzo di stoffa ruvida. Lasciare agire la soluzione per qualche minuto, poi strofinare con un panno asciutto; infine, passare nuovamente lo straccio, bagnato.
Dopo aver lavato l’intera superficie del mobile, risciacquare con acqua pulita e lasciare asciugare. Il legno cosi ripulito può essere nuovamente verniciato o tirato a cera; tuttavia, se la pulitura non risulta soddisfacente, per esempio se permangono tracce di vernice, ripetere il lavaggio con una soluzione di liscivia più concentrata o con un prodotto chimico adatto.
Manutenzione
Il legno ha bisogno di una manutenzione accurata, che varia secondo la finitura del legno (legno bianco, tirato a cera, verniciato, laccato, dorato, trattato a olio).
Legno bianco. Si tratta di legno molto tenero o semplicemente tenero (pioppo, pino, abete), comunemente usato per i lavori di falegnameria di tipo commerciale.
Il legno bianco naturale richiede una manutenzione piuttosto accurata: spolverarlo di frequente; per togliere le macchie, passare la superficie con una carta vetrata finissima; lavare la superficie con acqua tiepida e sapone, strofinandola leggermente con una spazzola vegetale; sciacquare con acqua pulita e asciugare subito, per evitare che il legno assorba l’acqua.
Legno tirato a cera. II legno cosi trattato è maggiormente protetto e richiede poca manutenzione.
Per mantenerne brillante la superficie, è sufficiente spolverarlo tutti i giorni con uno straccio di lana. Poi, ogni sei mesi circa, passare uno straccio bagnato di aceto e stendere un leggero strato di cera liquida. Infine, lucidare prima con
una spazzola morbida, poi con uno straccio di lana. Se il legno è lucidato a cera da motti anni, è facile che la superficie sia sporca e quindi non sia eccessivamente brillante: per eliminare lo sporco e la cera accumulata, lavare il legno con una soluzione di acqua e liscivia (3 cucchiai da minestra di liscivia per ogni litro d’acqua tiepida); ripetere l’operazione dopo qualche minuto; sciacquare e asciugare accuratamente, poi applicare nuovamente la cera.
Legno verniciato. Togliere periodicamente la polvere e strofinare la superficie con uno straccio di lana, per renderla lucida.
Se un legno verniciato viene tirato a cera, perde la sua brillantezza. Infatti, l’applicazione della cera ha un effetto positivo del tutto momentaneo, ma, a lungo andare, sporca la superficie e rovina la vernice. In tal caso, conviene pulirlo con la nafta solvente, che scioglie la cera, e passare poi un preparato adatto.
Legno laccato. Una spugna imbevuta di acqua appena tiepida è sufficiente a eliminare qualsiasi tipo di macchia. Se il legno è molto sporco, aggiungere all’acqua tiepida un detersivo leggero (adatto per la lana) o liscivia (1 cucchiaio da tavola per 1 litro d’acqua). Sciacquare con acqua tiepida e asciugare con una pelle di daino pulita, quindi strofinare con uno straccio morbido.
Legno dorato. Le modanature e le cornici dorate si puliscono facilmente con uno spazzolino morbido intriso di acqua e sapone o di alcool; quindi, lucidare con una pelle di daino.
Se la doratura è rovinata in alcuni punti, fare attenzione, perché I’ eccesso di acqua può sciogliere lo stucco che copre il legno della cornice. In questi casi, si consiglia di adoperare un bianco d’uovo sbattuto a neve, cui sia stata aggiunta qualche goccia di ipoclorito di potassio: questa miscela, applicata alla cornice, forma una pellicola che, staccandosi, elimina lo sporco.
Legno trattato a olio. Passare periodicamente una miscela composta di olio di lino e trementina in parti uguali; per il teck, usare l’olio di teck.