La cucina deve essere sempre pulita e possibilmente utilizzata solo per la preparazione del cibo. È da evitare, se non è un locale molto grande, l’utilizzo come lavanderia appoggiando i panni sporchi sui piani di lavoro. Se gli animali di casa hanno l’abitudine, che sarebbe preferibile far perdere, di arrampicarsi dappertutto, occorre preparare gli alimenti su taglieri conservati in un luogo protetto.
Come Pulire l’Arredamento e gli Accessori della Cucina
Armadietti
Più volte all’anno occorre procedere con una pulizia di fondo. Gli alimenti scaduti o avariati devono essere eliminati e l’interno degli armadietti lavato con acqua e poco detersivo. Sciacquate poi con acqua calda, asciugate con un canovaccio e lasciate evaporare ogni traccia d’umidità per almeno un paio d’ore prima di riporre le confezioni in ordine.
È utile rivestire i ripiani con la carta solo se sono di legno non trattato.
Contenitori e cassette per verdura
Il metodo più pratico per lavarli è di metterli a mollo nella vasca da bagno riempita con acqua e detersivo liquido per piatti. Per proteggere lo smalto, si può rivestire il fondo con vecchi asciugamani o canovacci. Lo sporco incrostato può essere eliminato con una spugnetta in lana d’acciaio. Risciacquate poi in acqua pulita.
I contenitori rivestiti o di plastica devono essere lasciati scolare; invece quelli in metallo devono essere asciugati immediatamente con un canovaccio.
Lavello
Per lavare i piatti è preferibile utilizzare una bacinella di plastica per proteggere la superficie della vasca. Prima di sistemare la bacinella, sciacquate bene il lavello per evitare che residui solidi o sassolini rimasti graffino lo smalto o l’acciaio. Il foro di scarico del lavello deve essere sempre tenuto pulito utilizzando uno scovolino.
La pulizia varia in base al materiale del lavello.
-Acciaio inossidabile: sciacquate e asciugate ogni sera per prevenire le chiazze bianche di calcare lasciate dall’acqua che si deposita. Usate detersivo liquido per piatti puro per eliminare residui di unto o sporco. Non adoperate mai spugnette abrasive o detergenti in polvere. Lucidate con un prodotto apposito per lavelli in acciaio inossidabile, sciacquate e asciugate con un panno.
-Ceramica e smalto: trattate questi materiali con un detergente liquido o cremoso.
-Materiale sintetico: pulite con detergenti cremosi; in caso di macchie, applicate succo di limone o aceto bianco.
Pattumiere
I secchi portarifiuti devono essere svuotati non appena il contenuto comincia a emettere odore, anche se il sacchetto non è ancora pieno. Lavateli almeno una volta la settimana con acqua e detersivo. Proteggete sempre le mani con i guanti. Il contenitore lavato deve essere lasciato scolare ed eventualmente asciugato. Probabilmente il coperchio del secchio portarifiuti dovrà essere pulito più spesso, in quanto tende ad attirare lo sporco e a macchiarsi per gli schizzi.
Prima di gettarvi i rifiuti, ricordate di sistemare nei contenitori dei sacchetti. Nei comuni dove si effettua la raccolta differenziata, sono richiesti sacchi di materiale o colore ben preciso.
Per i rifiuti che confluiranno nel tradizionale “sacco nero” possono essere riutilizzati i normali sacchetti di plastica per la spesa.
Piani di lavoro
I piani della cucina devono essere sempre tenuti puliti e asciutti. Dopo aver preparato gli alimenti da cucinare, lavateli con detersivo per piatti, sciacquate abbondantemente e asciugate con un canovaccio.
Il trattamento è diverso in base al materiale del piano.
-Corian: molto diffuso nelle moderne cucine componibili, deve essere lavato e asciugato come descritto sopra. I segni possono essere eliminati con una spugnetta abrasiva e detergente universale. Le macchie evidenti, come le bruciature, possono essere eliminate utilizzando della lana d’acciaio.
-Laminato: è abbastanza robusto, ma è consigliato non tagliare il cibo direttamente sul piano di lavoro, né posarvi pentole calde. Lavate e asciugate come descritto sopra ed eliminate le macchie con del detersivo liquido per i piatti non diluito oppure del detergente universale non abrasivo. Solo per macchie particolarmente ostinate possono essere utilizzati detergenti abrasivi cremosi. Le superfici macchiate possono essere lavate con un panno morbido intinto nell’aceto bianco.
-Marmo: bello e resistente ma soggetto a macchiarsi con l’unto o l’acqua stagnante se non è perfettamente impermeabilizzato. Il miglior trattamento è la prevenzione e l’intervento immediato sulla macchia: asciugate il più possibile e, se necessario, passate con acetone o acqua ossigenata.
-Mattonelle: le macchie sulle superfici rivestite di mattonelle sono da trattare con aceto puro o detergente per uso domestico diluito in poca acqua. Sciacquate e asciugate con cura. Fate attenzione ai residui di cibo che possono depositarsi nelle fughe delle mattonelle: pulite regolarmente passando un vecchio spazzolino da denti intinto in acqua e candeggina.
Come Pulire gli Elettrodomestici della Cucina
Anche i numerosi elettrodomestici che sono presenti nelle case necessitano delle corrette attenzioni. La pulizia periodica è fondamentale per garantire l’igiene degli apparecchi, ma una regolare manutenzione assicura una maggiore durata. A seguire, qualche suggerimento su come procedere.
Cappe aspiranti
Lavate con acqua calda e detersivo per piatti e sostituite frequentemente il filtro. Le incrostazioni di grasso possono essere rimosse col dorso di un coltello.
Congelatori
Pulite le parti esterne con acqua e detersivo liquido per piatti e poi asciugate. Eliminate le macchie applicando del bicarbonato di sodio, con un panno umido. Mantenete il congelatore libero dal ghiaccio e dai cattivi odori.
-Sbrinamento: quando il ghiaccio raggiunge uno spessore di circa 5 mm, occorre sbrinare il congelatore. Tenete presente che aprire spesso lo sportello aumenta la formazione di ghiaccio. I modelli no-frost non richiedono nessun intervento, per gli altri procedete in questo modo:
staccate la spina;
indossate dei guanti e togliete gli alimenti dal congelatore. Riponete gli alimenti in frigorifero o in borse termiche, ricoperte con asciugamani o coperte, per aumentare l’isolamento
lasciate aperto lo sportello del congelatore e sistemate dei vecchi asciugamani sul fondo se è a pozzetto, sul ripiano inferiore se è verticale
quando il ghiaccio si è completamente sciolto, asciugate l’interno con un canovaccio pulito, poi sciacquate con acqua e bicarbonato di sodio (un cucchiaio sciolto in un litro d’acqua) e asciugate nuovamente.
-Cattivi odori: se permangono, possono essere eliminati con un apposito detergente per frigoriferi o per congelatori oppure potete passare una spugna imbevuta con una soluzione di acqua e aceto e lasciare asciugare. In alternativa, riempite il congelatore vuoto con giornali accartocciati e lasciatelo per un paio di giorni spento e con la porta accostata: la carta di giornale assorbirà gli odori.
Forni
I forni devono essere puliti con metodi diversi in base alla composizione delle pareti interne. Gli altri elementi non richiedono trattamenti specifici.
Le diverse tipologie di forni, richiedono diversi metodi di pulizia
-autopulenti catalitici: le pareti sono ricoperte da uno speciale smalto poroso che attira i grassi e li trasforma in gas carbonico e acqua. I residui che rimangono sulle pareti sono molto più facili da pulire delle incrostazioni di grasso sulle pareti tradizionali. Non devono essere utilizzati prodotti specifici dall’effetto troppo aggressivo, in quanto penetrano nei pori dello smalto e potrebbero rilasciare cattivi odori durante la cottura dei cibi
-autopulenti pirolitici: dopo la cottura si regola ad alta temperatura per un certo periodo di tempo. Il grasso, trasformato in cenere, sarà eliminato facilmente a forno raffreddato. Non serve nessun altro trattamento di pulizia;
-tradizionale: i rivestimenti interni non sono trattati e per la pulizia occorre utilizzare un apposito detergente, preferendo la confezione con vaporizzatore (ma occorre fare attenzione perché lo spray può essere pericoloso per i gas propellenti che contiene). Le incrostazioni possono essere prevenute ricoprendo le pareti e il fondo del forno con un sottile strato di impasto di bicarbonato di sodio e acqua. Durante la cottura questo si asciuga e assorbe l’unto, facilitando la pulizia finale. Questo stratagemma è particolarmente utile quando si arrostisce. Tenete comunque presente che la soluzione migliore per evitare di utilizzare prodotti troppo aggressivi e dannosi per la salute e l’ambiente è quella di pulire le pareti del forno dopo ogni uso con un semplice panno inumidito.
Ripiani del forno: lavateli in lavastoviglie o metteteli a bagno con acqua e detersivo nel lavello o nella vasca proteggendo il fondo con vecchi asciugamani.
Sportelli del forno in vetro: puliteli sempre solo quando sono freddi, poiché un detergente a temperatura ambiente o freddo sullo sportello caldo può far incrinare o provocare fessure nel vetro. Lo sporco leggero può essere eliminato con acqua e detersivo liquido per piatti; per lo sporco più ostinato applicate del detergente liquido o in crema con un panno-spugna. Non usate lana d’acciaio o pagliette abrasive. Non immergete gli sportelli del forno nell’acqua perché sono coibentati.
Frigoriferi
Pulite le parti esterne con acqua calda e detersivo e asciugate. L’interno deve essere pulito regolarmente con acqua calda e bicarbonato di sodio (un cucchiaio sciolto in un litro d’acqua), poi asciugato accuratamente con un panno morbido. È un trattamento inodore, diversamente dall’utilizzo dei prodotti specifici per la pulizia del frigorifero o altri detergenti, ed elimina eventuali cattivi odori. Le parti di plastica devono essere lavate a mano, utilizzando acqua e detersivo liquido per piatti. Le parti di metallo, se il libretto delle istruzioni non lo sconsiglia, possono essere messe in lavastoviglie. Le parti elettriche non devono entrare in contatto con l’acqua, la superficie circostante può essere pulita con un panno umido. Per la regolare manutenzione procedete come segue.
Griglia posteriore: deve essere pulita una o due volte l’anno con l’accessorio a spazzola o a becco dell’aspirapolvere o con un aspirabriciole potente.
Sbrinamento: se è un modello senza sbrinamento automatico occorre staccare la spina e sbrinare a mano
-togliete tutti gli alimenti, trasferendo quelli deperibili in una borsa termica con del ghiaccio
-portate il termostato nella posizione spento; – quando è completamente sbrinato, vuotate la vaschetta che raccoglie l’acqua
-lavate i ripiani e le altre parti staccabili in acqua calda e detersivo liquido per piatti. Sciacquate e asciugate bene prima di riporre tutto al proprio posto.
Se il frigorifero rimane spento per un lungo periodo, per esempio per le vacanze estive, dopo averlo sbrinato e pulito, lasciate aperto lo sportello, bloccandolo con una zeppa, in modo che l’aria circoli e non si formino cattivi odori.
Lavastoviglie
Pulite l’esterno con poco detersivo diluito in acqua.
Per eliminare o prevenire gli odori potete lasciare mezzo limone nel cestello e procedere a una buona manutenzione della lavastoviglie
-controllate che lo scarico non sia intasato o ostruito
-fate una regolare pulizia dei filtri e della vasca di lavaggio
-utilizzate le dosi corrette di detersivo.
Piani cottura
Per pulire le parti esterne è sufficiente passare spesso un panno inumidito. Gli eventuali schizzi possono essere ripuliti con detersivo liquido per piatti o detergente universale: trattati a caldo si rimuovono più facilmente. Trattamenti specifici sono consigliati per i diversi tipi di piani cottura.
-A gas: le parti rimovibili devono essere pulite spesso, immergendole in acqua calda e detersivo per piatti e utilizzando una spugnetta abrasiva per rimuovere lo sporco incrostato. In alternativa, possono essere lavate in lavastoviglie. Applicate un detergente mediamente abrasivo sulle macchie ostinate. Pulite gli schizzi non appena si producono: il residuo bruciato è più difficile da rimuovere.
-Elettrici: puliteli subito dopo aver cucinato. Per le piastre potrebbe essere utile l’uso di un detergente cremoso o un panno abrasivo; dopo la pulizia, applicate con della carta da cucina alcune gocce di olio vegetale: previene la ruggine.
-Vetroceramica: pulite con il detergente consigliato dal produttore. Attenzione a non graffiare la superficie in vetro di alcuni piani cottura: eventuali segni non potranno più essere eliminati. Utilizzate solo pentole e tegami dalla base liscia e ripulite sempre il fondo prima di metterli sui fornelli controllando che nel panno utilizzato per pulire non ci siano granelli di sabbia o di polvere. Eliminate immediatamente qualunque residuo alimentare asciugando poi il piano. Attenzione, lo zucchero potrebbe cristallizzarsi e creare delle disomogeneità sulla superficie. Per altri tipi di macchie, aspettate che il piano cottura si sia raffreddato.
Tostapane
Eliminate i residui e le briciole con uno straccio dopo ogni utilizzo. Le istruzioni allegate all’apparecchio dovrebbero spiegare come raccogliere le briciole all’interno. Non tentate mai di staccare le incrostazioni bruciate con uno strumento appuntito, anche se il tostapane non è in funzione.
Come Pulire Stoviglie e Utensili
Per farli durare a lungo, gli utensili da cucina hanno bisogno di una corretta manutenzione e di una pulizia adeguata. Le pentole in acciaio, per esempio, devono essere trattate in modo diverso da quelle antiaderenti, la ghisa asciugata subito, le posate con i manici di legno lavate a mano.
Ecco come pulire in modo adeguato utensili e stoviglie.
Bollitori
Risulta essere frequente l’accumulo di depositi di calcare. Per eliminarlo fate bollire acqua e aceto, lasciate raffreddare e sciacquate. Intervenite prima che si formi uno strato spesso, altrimenti occorreranno più applicazioni per eliminarlo. Pulite le parti esterne con regolarità.
Caffettiere e macchine da caffè
La tradizionale moca non deve essere lavata con il detersivo, ma deve comunque essere pulita. La caffettiera deve essere risciacquata con cura dopo ogni utilizzo e asciugata perfettamente. Non deve essere rimontata quando è ancora umida: potrebbe formarsi della muffa nella caldaia. Per eliminare i depositi di calcare nella caldaia, che compromettono il funzionamento e peggiorano il gusto del caffè, può essere utilizzata una soluzione di acqua e bicarbonato. Anche il filtro, il controfiltro e la guarnizione devono essere ben puliti: sciacquate sotto l’acqua corrente per liberare i fori e la gomma dalla polvere di caffè e sostituiteli periodicamente. Infine la valvola, importantissima per la sicurezza della moca: non deve mai essere ostruita. Lavarla con il detersivo potrebbe essere pericoloso e più ancora cercare di smontarla. Per una buona manutenzione sarà sufficiente sciacquare e, di tanto in tanto, infilare nel foro la punta di uno spillo, per essere sicuri che il vapore possa sfogare correttamente.
Per le macchine da caffè è importante una pulizia regolare del filtro e delle superfici. Occorre rimuovere bene la polvere di caffè prima di metterne di nuova. Per il serbatoio esistono prodotti disincrostanti specifici.
Casseruole e pentole
I diversi materiali e rivestimenti richiedono spesso interventi di pulizia particolari. Prima di procedere, consultate le istruzioni del produttore per evitare danni. Attenzione ai manici: è preferibile lavare a mano quelli di legno e di plastica, le alte temperature di alcuni programmi possono rovinarli. Per rimuovere i residui di alimenti bruciati, riempite i tegami con acqua e detersivo per i piatti e lasciate riposare un paio d’ore, cambiando l’acqua quando diventa scura. Dopo l’ammollo, portate a ebollizione ed eliminate i residui. Ripetete il trattamento per le incrostazioni ostinate.
Secondo i vari materiali di cui sono composte le pentole, potete procedere seguendo i nostri suggerimenti.
-Acciaio inossidabile: lavate le pentole in lavastoviglie o a mano. Le macchie possono essere eliminate dalla superficie esterna con un detergente specifico per acciaio. La base può essere in alluminio o in rame, materiali che conducono meglio il calore. L’alluminio può essere lavato, mentre il rame deve essere trattato con un detergente specifico. Non lasciate in ammollo per lungo tempo: i sali minerali presenti nell’acqua potrebbero intaccare il materiale.
-Alluminio: lavate, a mano o in lavastoviglie, immediatamente dopo l’uso. Gli alimenti e l’acqua potrebbero infatti corrodere il fondo. Asciugate immediatamente. Per lucidare la superficie esterna utilizzate una spugnetta abrasiva o della lana d’acciaio insaponata. Non usate candeggina. Per eliminare le incrostazioni, riempite con acqua e detersivo, fate bollire per alcuni minuti, sciacquate e asciugate.
-Antiaderente: seguite le istruzioni di lavaggio e manutenzione. Alcune possono essere messe in lavastoviglie, altre devono essere pulite solo con carta da cucina. Utilizzate solo gli appositi utensili di plastica: gli strumenti di metallo, anche se adoperati con cautela, danneggiano lo strato di rivestimento. Nel lavaggio a mano, non utilizzate nulla di abrasivo, i residui di grasso devono essere eliminati con un panno-spugna. Per eliminare le macchie persistenti versate nella pentola una tazza d’acqua e una puntina di bicarbonato di sodio, fate bollire per un paio di minuti, poi lavate, sciacquate e asciugate.
-Ghisa: lavate immediatamente dopo l’uso e asciugate velocemente piastre e tegami, per evitare la formazione della ruggine. Se questo dovesse accadere, passate della lana d’acciaio saponata.
-Rame: in genere, sono rivestite all’interno in stagno per evitare la reazione chimica tra gli acidi di alcuni alimenti e il metallo. Parte esterna: lavate a mano con un detergente per rame o del sale e aceto bianco per dare un effetto lucido. Attenzione allo strato di rivestimento interno, col tempo tende ad assottigliarsi.
-Smalto: lavate in lavastoviglie o a mano. Per eliminare eventuali macchie all’interno, lasciate a bagno per alcune ore con acqua e detersivo, poi lavate normalmente.
Griglie, bistecchiere
Lavate a ogni utilizzo: il grasso sgocciolato, accumulato nel tempo, rischia di incendiarsi. Alcune possono essere lavate in lavastoviglie (controllate le istruzioni), con risultati più efficace del lavaggio a mano. In alternativa, lavate con acqua calda e detersivo per piatti, adoperando una spazzola dura per eliminare le incrostazioni.
Oggetti di plastica
Controllate il simbolo per il lavaggio in lavastoviglie sui contenitori in plastica, alcuni potrebbero danneggiarsi con il calore, in questo caso lavateli a mano. Per eliminare i cattivi odori, mettete del bicarbonato di sodio sciolto in acqua e lasciate agire tutta la notte prima di sciacquare.
Piatti, posate, bicchieri
La regola dettata dall’esperienza vuole che, nel lavare i piatti a mano, si segua quest’ordine: i bicchieri, le posate, i piatti e per ultimo le pentole, cambiando l’acqua quando necessario. Con il lavello a due vasche è più semplice, altrimenti utilizzate una bacinella per sciacquare.
Di seguito, qualche consiglio per ottenere risultati soddisfacenti.
-Bicchieri e stoviglie in vetro: è preferibile lavare a mano le stoviglie e i bicchieri in vetro di un certo valore, asciugandoli quando sono ancora tiepidi. Attenzione a non urtare il rubinetto lavandoli, i guanti aderenti riducono la possibilità che scivolino.
-Piatti: a mano o in lavastoviglie, prima deve essere eliminato ogni residuo di cibo con un panno o un pezzo di carta. Per i residui ostinati, come patate schiacciate, uova o latte, sciacquate con acqua fredda, l’acqua calda potrebbe fissare lo sporco.
-Posate: lavatele subito dopo l’utilizzo, dato che si macchiano facilmente soprattutto se sono d’argento, e sciacquate immediatamente. Le posate d’argento, se usate di rado, devono essere riposte avvolte in carta o rotoli di stoffa antiossidante.
I coltelli hanno in genere una lama d’acciaio con trattamento antimacchia (dovrebbe esserci la scritta stainless steel), ma alcuni alimenti possono provocare aloni scuri. Per eliminarli occorre utilizzare una spugnetta abrasiva o un detergente abrasivo in polvere.
Lavate sempre a mano sia le posate d’argento sia le posate con il manico di legno. I manici di plastica sono lavabili in lavastoviglie, ma quando la plastica è incollata alla parte metallica l’acqua calda potrebbe sciogliere la sostanza adesiva ed è preferibile lavarle a mano e asciugarle immediatamente. I manici in osso, ceramica, corno, avorio, madreperla e materiali simili non devono entrare in contatto con l’acqua, ma vanno puliti con un panno morbido. Se occorre tenere a bagno queste posate, i manici devono restare comunque all’asciutto.
Portaformaggi
I portaformaggi dovrebbero essere lavati, sciacquati e asciugati una volta alla settimana. In caso di muffa, lavate e strofinate l’interno utilizzando dell’aceto bianco e poi lasciate asciugare.
Setacci
Lavateli immediatamente dopo l’uso, prima che i residui della setacciatura si asciughino e diventino solidi. Tenete il setaccio capovolto sotto il rubinetto e fate scorrere l’acqua, utilizzate uno spazzolino o uno scovolino per liberare tutti i fori.
Taglieri
Devono essere lavati immediatamente dopo l’uso.
-Legno: lavate con acqua corrente calda, strofinando, se necessario, con una spazzola per lavare i piatti. Fate asciugare all’aria, appoggiando sul lato più lungo. Non lasciate i taglieri di legno a bagno, per evitare il rischio che si deformino. Il tagliere deve essere riposto in modo da arieggiare entrambe le superfici.
-Plastica: lavate in lavastoviglie oppure seguite le medesime indicazioni fornite per quelli di legno.
Teiere
Le teiere tendono con il tempo e con l’uso a macchiarsi di tannino. Chi teme che il lavaggio con il detersivo o in lavastoviglie modifichi il sapore del tè, deve risciacquare la teiera con acqua immediatamente dopo l’utilizzo. Secondo il materiale, procedete seguendo alcuni suggerimenti.
-Argento o acciaio inossidabile: sciacquate dopo l’uso e qualche volta lavate in acqua e detersivo liquido per piatti. Non utilizzate un detergente chimico aggressivo per eliminare le macchie di tannino: il metallo, in particolare l’argento, potrebbe danneggiarsi.
-Porcellana: riempite la teiera con acqua e bicarbonato o lavate con un prodotto specifico per smacchiare le stoviglie di plastica. Sciacquate accuratamente e non chiudete con il coperchio per far svanire velocemente qualunque traccia di odore.
Thermos
Lavatelo il prima possibile dopo l’utilizzo. Se permane l’odore del liquido contenuto, riempitelo con acqua calda e un cucchiaio di bicarbonato di sodio. Non immergete in acqua, potrebbe danneggiarsi. Quando lo riponete, lasciatelo aperto finché non è perfettamente asciutto.
Utensili di legno
Lavateli e asciugateli immediatamente dopo l’uso; non lasciateli a bagno, potrebbero deformarsi. Prima di lavarli, raschiate leggermente con un coltello non affilato gli oggetti che tendono a trattenere i frammenti di cibo, come taglieri, piatti per formaggio, tavole per stendere la pasta e mattarelli. Le insalatiere non devono essere lavate ma pulite con carta da cucina o con un panno bagnato in acqua calda e strizzato, e lasciate asciugare all’aria.