La costruzione di un mobile delle dimensioni di una credenza costituisce senza alcun dubbio un certo impegno sia economico che per il tempo richiesto dalla realizzazione. Il tipo di credenza in seguito descritto: minimizza entrambi gli aspetti anche se il risultato è tale da poter figurare decorosamente anche in ambienti non del tutto rustici.
La tavola mostra l’aspetto finale del mobile mentre la tavola B ne mostra l’esploso dando cosi un’idea della relativa semplicità costruttiva.
Tavola A
I tipi dl Incastro sono mostrati nei punti Interessati della tavola
Tavola B
Vista esplosa delle parti che formano il telaio:
1 spalle laterali
2 traversa Inferiore
3-4 traverse di sostegno del ripiano di lavoro
5 traversa posteriore
6 rilievi laterali ornamentali
7 ripiani inferiori degli armadietti sotto Il ripiano dl lavoro
8 tramezzo di separazione tra gli armadietti Inferiori
9 ripiano di fondo per Il cassetto 10-12 ripiano Inferiore e superiore degli armadietti superiori
11 tramezzo di separazione
13 bordino di rifinitura inferiore del ripiano
14 travettino dl sostegno del ripiano.
Le spalle laterali, le traverse di connessione ed i ripiani sono tutto ciò che è necessario per realizzare la struttura che poi andrà completata con sportelli e cassetti ed opere di rifinitura di complessità trascurabile.
Anche il tipo di legno da utilizzare è per la quasi totalità di tipo povero in quanto dovendo il mobile essere verniciato si può utilizzare legno di abete di terza scelta o del compensato di tipo comune.
Costruzione del telaio
È la parte principale della realizzazione e consiste nell’assiemare le spalle laterali ed i ripiani mediante traverse opportunamente sagomate.
Ritagliate da un unico pezzo di legno o di compensato le spalle laterali se ne smussa l’angolo superiore e l’interno delle due gambe in modo da dargli una forma arrotondata. L’operazione di arrotondamento può essere realizzata in due modi. Nel primo dopo aver tracciato con una matita la curva da seguire si eseguono le smussature mediante un gattuccio tenendo presente che l’azione della sega deve avvenire nella parte da ritagliare. Il secondo metodo prevede l’utilizzazione di una raspa e del saracco. Anche in questo caso si segna il tracciato da seguire e dopo aver posto in morsa il pezzo si ritaglia col saracco la parte in eccesso e si rifinisce il taglio prima con la raspa e poi con carta vetrata fine.
Anche per smussare l’interno delle gambe vengono utilizzati entrambi i metodi descritti anche se: per garantire una perfetta riuscita, conviene intagliare in precedenza il legno con una sega eliminando poi la parte in eccesso con uno scalpello: il taglio andrà poi rifinito con raspa e carta vetrata che per avere un buon risultato e scorrere facilmente può essere avvolta su un pezzo di legno di forma rotonda. Le figure dettagliano tutte queste operazioni.
Costruite le due spalle si ritagliano le traverse ed i ripiani (tavola G per forma e misure) sagomando le traverse che lo richiedono con gli stessi metodi seguiti per le spalle. il montaggio deve iniziare con la connessione delle due spalla mediante le traverse (tavola G). Il tipo di incastro da utilizzare non è critico essendo la solidità finale assicurata sia dal pannello di fondo che dai ripiani. Il metodo più semplice consisterà nel semplice incollaggio ed inchiodatura mentre volendo utilizzare un sistema complesso ma robusto si potrà ricorrere alla realizzazione di incastri a tenone e mortasa cieca, in quest’ultimo caso si ricaverà con un truschino il tracciato della mortasa sul lato interno della spalla tracciando prima il lato esterno e poi l’interno realizzando poi il foro mediante uno scalpello. Per procedere più speditamente si può forare con un trapano per la profondità desiderata regolando poi con lo scalpello i lati della mortasa.
Per realizzare il tenone si deve ricavarne il tracciato sulla traversa mediante il truschino od uno strumento equivalente. Si blocca poi il pezzo in una morsa e con la sega si taglia lungo il tracciato prima da un lato e poi sull’altro. Durante l’esecuzione del taglio la sega deve essere mossa a ventaglio a partire da uno degli spigoli del tenone. Una passata con carta vetrata fine elimina poi eventuali trucioli residuo della lavorazione.
Una semplificazione nella realizzazione dell’incastro a tenone e mortasa si può ottenere realizzando un incastro a tenone bastardo in cui l’asportazione si limita ad una sola faccia della traversa.
Ripiani
Preparato il telaio e lasciata asciugare la colla per 24 ore si può procedere con l’applicazione dei ripiani. Il primo da applicare è il ripiano inferiore che va applicato sulla traversa anteriore e posteriore mediante incollaggio ed Inchiodatura: Si applica poi il ripiano verticale di separazione (particolare 8 di tavola B) facendo in modo che la traversa 3 entri esattamente nell’incastro ricavato anteriormente nella sua parte superiore. Assicurata la tenuta dell’incastro mediante inchiodatura si pone orizzontalmente il telaio e si inchioda il ripiano di fondo al lato inferiore del ripiano 8: Rimesso in posizione verticale il telaio si applica il ripiano 9 di separazione tra la parte inferiore del mobile e quella in cui deve essere inserito il cassetto. Anche questo ripiano deve essere fissato mediante inchiodatura ed incollaggio. Si può a questo punto applicare il ripiano di lavoro (non riportato in tavola B) inserendolo dalla parte frontale e spingendolo verso il fondo sino a che la scanalatura non rimane bloccata dalle spalle laterali della credenza: Anche il ripiano viene bloccato con chiodini sia ai lati che alle traverse 3 e 4. L’applicazione del ripiano si completa applicando lungo il bordo inferiore i particolari 13 di tavola B la cui funzione è duplice: aumentano la solidità della connessione risultando inchiodati sia al ripiano che alle traverse mentre dal punto di vista estetico permettono di nascondere eventuali imperfezioni nel taglio della traversa 3 e delle spalle laterali 1. SI passa poi ad applicare i ripiani che formeranno l’armadietto superiore del mobile. Inchiodati alle spalle i listelli 14 vi si appoggia il ripiano 10 che dovrà essere incollato ed inchiodato sia ai lati che: possibilmente: ai listelli: Anche in questo caso la funzione dei listelli è quella dl irrobustire la struttura dell’armadietto e di nascondere eventuali imperfezioni di taglio. Inserito il ripiano verticale 11 dopo avervi ricavato l’incastro posteriore con la traversa 6 si applica il ripiano 12. Il ripiano 11 deve essere inchiodato al ripiano 10 ed al ripiano 12: mentre quest’ultimo dovrà essere inchiodato ed incollato sia ai lati 1 che alla traversa superiore 12: La costruzione del telaio termina con l’applicazione sulle due facce laterali dei particolari 6 la cui funzione è puramente estetica.
Prima di procedere nel montaggio la struttura deve essere a questo punto rifinita. Con un bulino ed un martello si devono incassare nel legno tutte le teste dei chiodini di fissaggio stuccandole poi in superficie per nascondere la testa medesima. Sempre con stucco da legno dovranno essere ricoperti eventuali nodi presenti nel legno o imperfezioni conseguenti alle operazioni di taglio. Tutta la superficie interna ed esterna deve essere infine accuratamente carteggiata con carta vetrata media e fine in modo da preparare il fondo per la fase finale di verniciatura.
Tavola E
Montaggio del telaio: Il montaggio inizia con la connessione dei pannelli laterali mediante le traverse anteriori e posteriori,
Sportelli
La costruzione degli sportelli è relativamente semplice. Ritagliato da un foglio di compensato o di panforte un pezzo pari alla superficie dello sportello si applica lungo il suo bordo una cornice realizzata con legno di abete effettuando la connessione delle assicelle che ne costituiscono
i lati con incastri d’angolo avvitati od inchiodati.
Lo sportello viene poi fissato al relativo ripiano verticale mediante cerniere o bandelle. Se la cerniera è di tipo invisibile si dovrà ricavare con un trapano II relativo foro di incasso nello sportello e nella parete: Risulta essere una cerniera abbastanza difficile da installare a chi non abbia già esperienza in proposito soprattutto per ciò che riguarda la regolazione del suo esatto posizionamento. La soluzione più semplice è costituita da una cerniera piatta costituita da due placchette metalliche incastrate reciprocamente e mantenute connesse mediante un passante di ferro inserito nel passaggio cilindrico che costituisce il cardine di rotazione. Questo tipo di cerniera non richiede per la sua installazione che vengano realizzati degli incastri e risulta quindi particolarmente attraente. Come contropartita presenta l’inconveniente che non avendo congegni di regolazione la sua messa in opera. sia sullo sportello che sul lato a cui lo sportello va connesso, deve essere fatta con una precisione millimetrica.
La costruzione degli sportelli termina con l’applicazione dei pommelli e con le fasi di finitura già viste a proposito del telaio.
Un discorso a parte deve essere fatto nel caso si voglia assicurare la chiusura degli sportelli mediante serrature.
Se la presenza di una chiave non è necessaria si può semplicemente installare un nottolino di tipo va e vieni. Il nottolino deve essere fissato sul canto dello sportello mentre la bocchetta in cui il nottolino rimane bloccato chiudendo lo sportello deve essere avvitato sul lato relativo. All’interno della bocchetta si ricava poi una mortasa la cui funzione è di alloggiare la parte a molla del nottolino che assicura la chiusura.
Volendo invece installare una serratura di tipo ad intaglio si deve ricavare nel canto un intaglio la cui funzione è di alloggiare il congegno fissato ad una mezza scatola da avvitare alla porta in modo che a montaggio terminato sia la mezza scatola che l’intaglio risultano nascosti. La bocchetta viene installata come nel caso precedente ricavando al suo interno una piccola mortasa. La serratura ad intaglio richiede che venga ricavato anche un foro per l’inserzione della chiave di apertura chiusura ed è uno dei tipi più semplici esistenti.
Costruzione del cassetto e suo inserimento nel mobile
La realizzazione del cassetto non è univoca: può cioè essere costruito ed inserito nella credenza in diversi modi e con differenti complessità a secondo della solidità che lo stesso deve avere e della maggior o minor facilità con cui deve poter essere estratto dal mobile. Anche i tipi di legno utilizzati per la sua costruzione dipendono dalla utilizzazione che ne deve essere fatta, oltre che dall’ambiente in cui il mobile deve essere inserito, e, come se non bastasse, si differenziano per le diverse parti che lo costituiscono e cioè lato, fondo e facce. I tipi di legno più generalmente utilizzati sono compensato e quercia per la faccia: compensato per il fondo ed abete o semplice panforte per i lati. Per la sua costruzione oltre ai soliti attrezzi come martello scalpello ecc. servono solamente dei chiodi a testa persa o piatta. della colla e viti da falegnameria.
Vediamo quali sono i tipi più comuni e tra i quali si potrà scegliere il tipo da realizzare,
Con scanalature
Il tipo di cassetto che presenta la maggior difficoltà realizzativi se non si dispone di materiale professionale in quanto oltre agli incastri degli angoli richiede che siano realizzati lungo i due lati maggiori le due scanalature che ne permette lo scorrimento sul listelli che andranno fissati sulle pareti del mobile In cui il cassetto verrà inserito. Tagliati in misura facce, fondo e lati si ricavano nei lati le due scanalature per mezzo della sponderuola lisciandone perfettamente l’interno in modo da Assicurare un ottimo scorrimento al listello. Si realizzano poi gli incastri angolari che potranno essere del tipo a punta o mediante una scanalatura ottenuta nella faccia.
Sempre nei due lati si deve ricavare con un incorsatolo una piccola scanalatura nella parte interna in cui inserire successivamente il fondo.
Una scanalatura di ugual dimensione ed alla stessa altezza dovrà essere ricavata anche sulla faccia di fondo. Connessa la faccia anteriore con i due lati mediante incollaggio ed inchiodatura si inserisce il fondo facendolo scorrere nelle due scanalature interne e si connette la faccia posteriore con le stesse modalità dell’anteriore. Inchiodati i listelli di scorrimento sui lati interessati della credenza non rimane che inserire il cassetto dopo avervi applicata la maniglia.
Cassetto con guide laterali
È di più semplice realizzazione rispetto al precedente in quanto non è necessario ricavare le scanalature nei lati del cassetto. Costruito il cassetto con le stesse modalità del precedente (escluso la realizzazione delle scanalature esterne) si inchiodano a metà dell’altezza di entrambi i lati due listelli spaziati in modo tale da permettere all’interno lo scorrimento di un listello di pari dimensione. Si realizza in pratica una scanalatura in rilievo. Una alternativa alla necessità di realizzare delle guide interne per l’inserimento del pannello di fondo consiste nel connettere il medesimo mediante la messa in opera di listelli lungo tutto il bordo interno, listelli che verranno incollati ed inchiodati sia ai lati che alle facce del cassetto. Rispetto al tipo precedente si deve notare che la larghezza del cassetto dovrà essere diminuita dello spessore dei listelli che costituiscono le due guide laterali. La costruzione e la messa in opera termina connettendo alle pareti del mobile i listelli sui quali il cassetto verrà fatto scorrere.
Cassetto con guida ed appoggio
Risulta essere il tipo di più facile realizzazione, sia per ciò che riguarda la realizzazione delle guide di scorrimento sia per ciò che riguarda gli incastri. Poiché il fondo viene appoggiato direttamente sulle guide non é necessaria una tecnica costruttiva facente uso di incastri complessi: i lati e le facce devono essere solamente tagliate in misura e connesse mediante inchiodatura ed incollaggio. Il fondo deve essere invece applicato come nel caso prece dente mediante dei listelli interni a cui devono essere inchiodati lati e facce. Montato il cassetto si inchioda alla faccia anteriore il davanti realizzato con il tipo di legno desiderato. Per facilitare lo scorrimento aumentando contemporaneamente la solidità dell’insieme converrà applicare lungo i due bordi inferiori laterali due listelli di legno leggermente arrotondati connessi sia al lato che a parte del fondo. Il sostegno del cassetto si ottiene fissando all’interno del mobile, ad una altezza corrispondente al bordo inferiore dello stesso, due listelli di due o tre centimetri di spessore.
Verniciatura
La verniciatura è l’operazione finale della realizzazione ma proprio a causa di ciò deve essere eseguila senza fretta e con estrema attenzione. Prima di stendere le mani di vernice si dovrà preparare il fondo con uno strato di imprimitura diluito con olio. Se il legno utilizzato è di tipo panforte si esegue a questo punto una lisciatura finissima a cui si può far seguire l’applicazione di una vernice di tipo vinilico o di uno smalto mentre nel caso si sia utilizzato del legno di tipo comune è preferibile applicare alcune mani di pittura ad olio.
Lasciate asciugare le successive mani di vernice si riapplicano I serramenti, i pomelli, si sistemano in posizione gli sportelli superiori ed inferiori e si spazzola l’intera superficie con una ceretta protettiva la cui funzione è di proteggere il mobile da eventuali macchie di grasso o di olio.