Arredare giardini, terrazzi o semplicemente lo scantinato dl casa in modo da poterlo utilizzare come luogo di ritrovo è diventato sempre più costoso e proibitivo. Anche la soluzione di ricorrere a panchette e sgabelli dl semplice fattura o grezzi si rivela come una operazione di costo non Indifferente e tale dà far rimandare nel tempo l’opera di arredamento.
Una soluzione alternativa, relativamente semplice e tale da permettere un risparmio che può giungere sino ad oltre il cinquanta per cento é costituita dal realizzare da noi stessi il tavolo, le panche o gli sgabelli desiderati, Le operazioni di falegnameria coinvolte in una realizzazione di tale tipo sono estremamente semplici ed all’altezza di tutti. Un secondo punto a favore di una tale soluzione è che la attrezzatura necessaria è estremamente semplice (seghetto, martello, chiodi, colla ecc,) e sicuramente presente in quasi tutte le famiglie, Un ultimo ma non meno importante vantaggio è che il momento in cui si vorrà ampliare la dotazione di sedie odi sgabelli lo si potrà fare sicuri di realizzare un qualcosa omogeneo con quanto è già stato realizzato, In commercio è infatti difficile trovare a distanza di anni o persino di mesi un pezzo uguale a quanto già in nostro possesso e ciò costringe ad associare mobili di fattura e di forme diverse con un risultato estetico il più delle volte molto discutibile.
Per chi volesse cimentarsi in tale realizzazione quanto segue mette in grado di costruire un gruppo costituito da due panchette a due posti, due sgabelli senza schienale e un tavolo in legno massiccio.
Il costo del materiale è costituito quasi esclusivamente dal tipo di legno che si decide di utilizzare e dallo spessore del medesimo e ciò lascia un ampio margine di scelta in funzione delle esigenze personali e dell’ambiente in cui i mobiletti dovranno essere inseriti. Per ambienti al coperto come scantinati, tavernette o terrazzi muniti di copertura sarà sufficiente utilizzare semplici assi di abete mentre per giardini si dovrà ricorrere a tipi di legno che sopportano meglio le intemperie. In seguito viene fatto riferimento ad una realizzazione con abete trattato poi con mordente in modo da fargli assumere il colore ed aspetto desiderato.
Attrezzi necessari
L’elenco degli attrezzi necessari è estremamente breve o facile da reperire. Oltre a quelli già elencati converrà munirsi di un pennello per l’applicazione del mordente, del mordente stesso, di carta vetrata grossa e fine ed infine di una raspa per legno ed uno scalpello per la realizzazione degli incastri. Un barattolo ed un flacone di olio per legno serviranno infine per trattare il legno successivamente all’applicazione del mordente.
Ralizzazione degli sgabelli
Le tavole A e B illustrano i pezzi necessari per la realizzazione di uno sgabello.
Tavola B
Aspetto finito dl uno sgabello.
1 vista prospettica
2 vista laterale
Le diverse fasi del montaggio sono mostrate in tavole 2a e 2b.
Tavola C
Fase Intermedia di montaggio di uno sgabello.
Tavola D
Fase iniziale dl montaggio dello sgabello. Vengono applicali i triangoli di rinforzo.
Lo spessore del legno dovrà essere di almeno 3.4 centimetri e questo per assicurare una sufficiente solidità alla struttura.
Tutti i pezzi necessari alla realizzazione possono essere ricavati da un’unica asse della larghezza pari a quella che si vuole dare allo sgabello.
Per semplicità realizzativa converrà farsi tagliare i singoli pezzi in misura dallo stesso fornitore del legno. Questo, oltre a limitare la mole di lavoro da compiere, assicura anche un miglior risultato per quel che riguarda l’aspetto estetico finale, L’aggravio inoltre è generalmente limitato a poche centinaia dl lire.
La sequenza di montaggio è illustrata nelle tavole C e D.
La prima operazione da compiere consiste nell’applicare le due assicelle triangolari di rinforzo sulla parte inferiore dell’asse che costituisce il sedile. Per realizzare un’applicazione corretta conviene in precedenza tracciare sull’asse delle righe di riferimento mediante una matita grassa da legno.
Fatto ciò si passa all’applicazione dei rinforzi cospargendo prima le due superfici con colla da falegname e lasciando asciugare per il tempo indicato dalla confezione. L’applicazione di alcuni chiodi da falegname servirà poi a garantire una perfetta solidità alla struttura,
Si passa poi all’applicazione delle gambe dello sgabello. Le operazioni da compiere sono sostanzialmente le stesse e consisteranno nell’incollaggio e nella inchiodatura. Per evitare soluzioni antiestetiche converrà applicare i chiodi solamente tra la gamba ed il rinforzo interno.
Se ciò non fosse ritenuto sufficiente si potrà forare con una punta di circa mezzo centimetro sia il ripiano di appoggio che la gamba ed infilare nel foro un cilindretto di legno dello stesso diametro. La parte eccedente del cilindretto andrà poi rimossa con il seghetto e lisciata con carta vetrata.
L’ultima operazione consiste nell’applicare i due bordini laterali. La figura dettaglia tale operazione Se l’operazione di incastro dovesse presentare qualche difficoltà si potrà adattare l’incastro aiutandosi con lo scalpello.
Realizzazione delle panchette con schienale
I pezzi necessari per la realizzazione della panchetta sono elencati nella tavola E e F. Le tavole G e H dettagliano invece le fasi principali del montaggio soprattutto per ciò che é inerente ai punti di incastro dei diversi pezzi che la costituiscono. Per il montaggio rimane valido quanto già detto per la costruzione degli sgabelli.
Tavola G
La tavola illustra le diverse fasi di montaggio della panca, Come per gli sgabelli anche per le panche Il tutto inizia con Il montaggio del triangoli dl rinforzo. Successivamente si passa al montaggio degli appoggi.
Tavola H
Vista in prospettiva della panca una volta terminato il montaggio di tutte le sue parti.
Realizzazione del tavolo
Il tavolo può essere visto come due sgabelli di misure maggiori. Questo permette di utilizzare assi della stessa misura in larghezza e di semplificare al massimo le operazioni di costruzione e di montaggio. L’unica aggiunta richiesta riguardo al numero di pezzi necessari é costituita da due rinforzi trasversali da applicare alle due assi che. affiancate, costituiscono il ripiano del tavolo stesso. Queste due assicelle devono avere una lunghezza inferiore rispetto alla larghezza del tavolo di quanto basta ad assicurarne l’incastro nei due bordini laterali.
Le gambe poi possono essere più strette della larghezza delle assi e ciò evita di realizzare gli incastri angolari come è stato Invece necessario tare per gli sgabelli. Per il montaggio si inizia affiancando le due assi che formano il ripiano ed applicando le due assicelle trasversali di rinforzo.
Tavola M
La tavola fa seguito alla L per ciò che riguarda i pezzi che costituiscono il tavolo. I pezzi mostrati in pianta ed in sezione sono rispettivamente i bordini laterali e le gambe di appoggio.
Tavola N
Operazione di montaggio del tavolo. La tavola evidenzia alcuni particolari di montaggio.
Rifinitura
Terminato il montaggio di tavolo e sgabelli si passa alla rifinitura dei singoli pezzi. Le operazioni da compiere sono le stesse e consistono in un carteggio con carta vetrata grossa e line per l’eliminazione di eventuali truccioli residuo di lavorazione e nell’applicazione del mor
dente.
li mordente viene reperito in bustine e deve essere diluito in acqua nella misura indicata dal fornitore. Per maggior sicurezza converrà comunque fare delle applicazioni di prova con due-tre percentuali di diluizione fino a trovare la combinazione che più si avvicina alla tonalità desiderata.
L’applicazione può essere fatta mediante un tampone di stoffa che si imbeverà con la soluzione acquosa.
Come operazione finale della fase di rifinitura si applica uno strato di olio da legno. Lo scopo di tale applicazione è duplice: da una parte infatti diminuisce la possibilità che si creino delle antiestetiche screpolature mantenendo sempre umida la parte interna delle assi e dall’altra conferisce alla superficie del legno un aspetto lucido di piacevole effetto.