Come per le piante da appartamento, anche quando scegliete le piante con cui arredare un balcone o un terrazzo, dovrete tenere presente alcuni fattori fondamentali per ottenere buoni risultati.
Criteri Generali di Scelta
CLIMA
Terrazze e balconi, essendo più riparati, nei mesi freddi godono di temperature meno rigide degli spazi aperti quali, per esempio, i giardini. Per contro, durante l’estate subiscono maggiormente i problemi delle alte temperature, poiché le pareti circostanti riflettono il calore immagazzinato.
Dovete quindi tenere presente che i fattori da considerare, prima di scegliere le piante, sono numerosi: non solo la latitudine, ma anche l’esposizione, l’umidità relativa dell’aria, le precipitazioni e così via.
ESPOSIZIONE
La miglior esposizione è quella verso est poiché le piante traggono maggior beneficio dal sole delle prime ore del giorno ricevendo, oltre al calore, anche il riverbero rimandato dalle pareti della casa.
Nei limiti del possibile è sconsigliabile un’esposizione verso sud, poiché soprattutto nei mesi estivi i raggi solari sono troppo intensi e rischiano di ustionare i tessuti delle piante.
FATTORI TECNICI
Prima di procedere alla sistemazione del balcone o del terrazzo, sarà assolutamente necessario prendere in considerazione alcuni fattori tecnici: innanzitutto la capacità della struttura portante, vale a dire quanti kg possono sopportare per ogni metro quadro, tenendo presente che la terra bagnata è molto pesante, e poi anche lo stato dell’impermeabilizzazione del pavimento.
Sarà comunque sempre buona norma collocare le cassette e i vasi più grandi contro i muri dell’abitazione, poiché qualsiasi pavimento è più resistente vicino alle pareti che verso il centro, a meno che il terrazzo non sia sorretto da pilastri o da un muro lungo il lato esterno.
VASI
Esistono in commercio contenitori in materiali diversi la cui scelta deve dipendere, oltre che
da un fattore estetico, anche dal tipo di pianta che dovrà contenere: i vasi particolarmente piccoli, per esempio, conterranno poca terra quindi poche sostanze nutritive, non solo ma conserveranno meno a lungo l’umidità (cosa che potrebbe rivelarsi problematica in estate) e contemporaneamente offriranno un minore riparo alle radici durante il periodo invernale.
Oltre ai materiali, occorre tenere presente anche la forma dei vasi: nelle zone di passaggio, ai lati delle finestre, o dove gli spazi sono molto ridotti, sarà meglio evitare di scegliere contenitori particolarmente panciuti o con spigoli vivi.
Oltre ai contenitori da pavimento, si può arredare un balcone o un terrazzo con contenitori o cassette appesi al davanzale o al parapetto. Sarà però necessario prendere alcune precauzioni: un forte colpo di vento o un urto involontario potrebbero infatti farli cadere di sotto con tutto quanto contengono, con risultati ovviamente molto pericolosi. Sarà quindi necessario bloccare alla balaustra o alla ringhiera ogni contenitore con viti, supporti di metallo, ganci o staffe, in modo da evitare ogni rischio di incidente.
-Cemento poroso
Sono robusti e capaci, ma normalmente lasciano esteticamente molto a desiderare. Inoltre sono particolarmente pesanti, problema da tenere in considerazione soprattutto con vasi molto grandi.
-Legno
Sono molto costosi e necessitano di manutenzione periodica (riverniciatura). Inoltre devono essere mantenuti sollevati da terra per consentire la circolazione dell’aria.
-Plastica
Sono leggeri e maneggevoli, ma il bordo tende a scheggiarsi e, se sono di colori chiari, con la luce del sole tendono a ingiallire e a screpolarsi.
-Terracotta
Sono molto pesanti e spesso poco capaci, ma in genere sono anche molto decorativi. Se sono nuovi, prima di utilizzarli lasciateli immersi per una giornata in acqua fredda.
Purtroppo i vasi di terracotta non verniciata, con il gelo, possono incrinarsi.
-Vetroresina
Hanno il vantaggio di essere molto leggeri e capaci, e, quando imitano bene il cotto, sono anche esteticamente accettabili.
Quali Pianti da Esterno Scegliere
Tenete conto dell’epoca di fioritura di ogni elemento in modo da abbinare specie con diversi cicli di fioritura e avere, quindi, la fioritura per la maggior parte dell’anno.
Prendete anche in considerazione la presenza di rampicanti, che non solo hanno una funzione tappezzante e ombreggiante, ma possono assicurare la presenza di fiori o di foglie dalle colorazioni particolarmente interessanti in quasi tutte le stagioni. Non dimenticatevi anche del tipo di profumazione dei fiori, che può contribuire a creare atmosfere particolarmente piacevoli.
Per la scelta delle piante, però, considerate anche un altro fattore molto importante, soprattutto se prevedete che il balcone venga frequentato da bambini o da animali: molte piante sono velenose e spesso, anzi, attirano particolarmente l’attenzione con i loro colori. Tra queste, le più comuni, ma pericolose, sono: l’oleandro (tutta la pianta), il tasso (i rami e i semi), l’Hedera helix (tutta la pianta e i frutti), il Prunus laurocerasus (le foglie), la Convallaria majalis (tutta la pianta) e I’Hydrangea macrophylla (le foglie e i germogli).
BULBI
I bulbi fioriscono da febbraio a novembre, alternandosi praticamente nel corso di tutto l’anno, oltre ad amarillis, narcisi, giacinti e tulipani forzati che fioriscono in dicembre e gennaio.
Poiché ogni varietà ha caratteristiche molto differenti, dovrete conoscere bene lo sviluppo di ogni piantina in modo da poterla sistemare nel modo giusto. Mettete in primo piano le bulbose a fioritura primaverile (bucaneve e crocus) interrando poco i bulbi, cui seguiranno i narcisi, di cui esistono molte varietà. Da aprile a tutto maggio potete mescolare tulipani, frittillarie, allium e anemoni, tenendo i bulbi vicini per ottenere macchie di colore più intense.
Fatevi poi consigliare dal fiorista per i bulbi che crescono nelle altre parti dell’anno.
Piantate i bulbi con la punta verso l’alto, ricoperti da uno strato di terra alto circa una volta e mezzo la loro altezza. Al termine della fioritura, lasciate ingiallire le foglie bagnando sempre meno, poi estraete i bulbi, fateli asciugare in un luogo fresco e asciutto e riponeteli in una cassetta di legno tenuta in un ambiente sempre buio e asciutto fino alla stagione successiva.
Generalmente bulbi, rizomi e tuberi crescono in ogni tipo di terreno, anche se preferiscono una terra di foglie, ricca di humus e leggermente acida: evitate però i ristagni di acqua che potrebbero farli marcire.
CESPUGLI
I cespugli e gli arbusti hanno generalmente rami legnosi e fioritura limitata nel tempo. Sceglieteli in base allo spazio di cui disponete, anche se la loro crescita solitamente è limitata dalle dimensioni ridotte dei loro contenitori: sopportano anche molto bene le potature di contenimento.
La scelta è molto ampia e comprende anche i sempreverdi, tra cui le conifere a portamento nano o strisciante i cui aghi, di varie tonalità, creano effetti ottici molto piacevoli.
ERBACEE PERENNI
Sono piante che possono vegetare per parecchi anni, ma, se
coltivate in vaso, necessitano di cure e di fertilizzanti in modo da accumulare le riserve necessarie per rinascere a primavera.
Queste piante, infatti, non hanno foglie resistenti al gelo e nella stagione fredda si spogliano completamente. La loro fioritura è spesso limitata nel tempo, ma il loro fogliame è in genere molto bello, può quindi essere utilizzato per decorare fioriere o fare da sfondo a piante annuali più colorate.
FIORI ANNUALI
Scegliete piantine dal fogliame sano e robusto, dando la preferenza quelle che non sono ancora fiorite.
Oggi il mercato offre numerose piante a fioritura annuale adatte anche ai piccoli contenitori; oltre ai classici gerani, begonie e petunie, potete quindi sbizzarrirvi nella scelta accostandole tra di loro per ottenere risultati estremamente piacevoli.
Per ottenere un balcone più elegante, scegliete pochi colori o, meglio ancora, un unico colore di base.
PIANTE ACQUATICHE
Non è difficile allestire una composizione di piante acquatiche anche su un balcone di dimensioni ridotte: esistono alcune piantine galleggianti cui bastano 2 cm di acqua pulita, o ninfee che fioriscono tranquillamente in ciotole in cui l’acqua raggiunge i 15 cm di altezza.
Poiché l’acqua, nei mesi estivi, è soggetta a una forte evaporazione, dovrete ripristinarne il livello con regolarità.
Tenete inoltre presente che gli apparati radicali di queste piante sono sempre molto invaden ti, dovrete quindi tenerli sotto controllo per evitare che in breve tempo occupino l’intera vasca. Oltre a questo, le piante acquatiche non richiedono grandi cure: sarà sufficiente eliminare le foglie e i fiori appassiti tagliandoli con le forbici e mantenere costante il livello dell’acqua.
RAMPICANTI
Le piante rampicanti si prestano agli usi più diversi, per creare pareti colorate o verdi, nascondere strutture o semplicemente arredare.
Per ottenere un verde più omogeneo fatele arrampicare su grigliati in legno trattato su cui li accompagnerete legandoli con rafia: lasciate in ogni caso il legaccio piuttosto largo, poiché il fusto si sviluppa in continuazione quindi una legatura troppo stretta provocherebbe una strozzatura nel legno.
Dal momento in cui i rampicanti necessitano di molto terreno per poter crescere e prosperare è estremamente importante la scelta del contenitore, che dovrà essere piuttosto grande e proporzionato allo sviluppo della pianta.
I rampicanti richiedono concimazione e annaffiature abbondanti, considerato l’ampio sviluppo della parte aerea e l’esposizione al sole di una grande massa di foglie che provoca una notevole traspirazione.
ROSE
Le rose sono sempre molto piacevoli sul balcone o sul terrazzo, ma è necessario sceglierle accuratamente tenendo presente che sono costrette in contenitori molto ridotti e lo sviluppo dei loro rami è proporzionale allo sviluppo delle radici.
Scegliete, quindi, rosai rifiorenti con ridotto apparato radicale: oggi ne esistono in commercio numerose nuove varietà, con fioriture continuate da maggio fino ai primi geli, con sviluppo contenuto e resistenza alle malattie, spesso anche con rami morbidi che, con i loro lunghi tralci fioriti, nascondono la fioriera che li contiene.
Sarà, comunque, necessario che offriate loro una cassetta ampia, che abbia un buon drenaggio e terra universale concimata con stallatico.
LE PIANTE AROMATICHE
Le piante aromatiche, molto decorative e dalle fragranze piacevoli e delicate, possono essere utili in cucina ma, spesso, anche per profumare la casa.
La sistemazione migliore è in una posizione riparata e soleggiata: potrete tenerle vicino alla cucina, per maggiore praticità, ma anche sul balcone.
Saranno molto belle riunite a gruppi, tenendo nel centro le piante perenni e ai lati quelle annuali.
Scegliete le piante aromatiche essenzialmente in base al vostro gusto, non solo in cucina, ma anche estetico. Tenete presente che alcune di queste piante sono perenni, belle anche d’inverno in quanto sempre verdi, mentre altre vanno piantate ogni anno.
La maggior parte delle piante aromatiche si riproduce tramite semi: potrete quindi utilizzare quelli che si formano dopo la fioritura. Se volete però essere certi di avere piantine sicuramente profumate, acquistate le sementi selezionate.
-Alloro
Se piantato in posizione favo revole, forma cespugli che arrivano a essere quasi degli alberi, sempre verdi anche in inverno. Cresce bene in un terreno ben drenato e soleggiato.
È stimolante e antisettico e un infuso delle sue foglie aiuta la digestione.
-Basilico
Deve essere seminato ogni anno e si coltiva bene in un terreno umido e ben concimato. Durante la bella stagione subisce facilmente l’attacco di uccelli e lumache.
Ingrediente base del pesto, viene usato per aromatizzare insalate, minestre e carni.
Per favorire lo sviluppo delle foglie, eliminate le infiorescenze della pianta.
-Erba cipollina
Produce un fiore molto decorativo che, una volta maturo, lascia cadere i semi. In alternativa potete interrate alcuni bulbi che si moltiplicheranno nel giro di due o tre anni. Le sue foglie aghiformi ricrescono dopo il taglio.
Viene molto usata per aromatizzare formaggi, brodi, zuppe e omelette.
-Maggiorana
Resiste bene al gelo, ma durante l’inverno perde completamente le foglie e a volte anche i rami.
Il suo profumo è molto delicato e si perde facilmente, è molto utilizzata in tutte le gastronomie europee.
-Menta
Si coltiva bene in ambiente umido. Le sue foglie si raccolgono in giugno all’inizio della fioritura.
Si usa per preparare salse, insaporire pietanze a base di verdura e per preparare bibite rinfrescanti e tisane molto digestive: il mentolo, infatti, è un ottimo stimolante per lo stomaco, antisettico e analgesico, purché usato a piccole dosi.
-Origano
È una pianta perenne che si moltiplica per seme o per talea, di cui si adoperano le sommità fiorite. Preferisce le posizioni soleggiate.
Spesso confuso con la maggiorana, per i suoi fiori rosa porpora, ha notevoli proprietà medicinali contenute nelle sommità fiorite: si può guarire rapidamente dal torcicollo riscaldando dei fiori appena colti. Si usa per insaporire piatti regionali.
-Prezzemolo
Se viene tenuto riparato in inverno, può durare in vaso anche un paio di anni, ma è molto lento a germogliare se viene piantato da seme. Deve essere raccolto prima della fioritura, altrimenti le foglie diventano amare.
Le sue foglie fresche contengono ferro, calcio, fosforo e un tasso elevato di vitamina A e C: 5 g di prezzemolo forniscono la quantità quotidiana necessarie di vitamina A e 30 g quella di vitamina C.
Alcune foglie fresche di prezzemolo triturate o pestate in un mortaio diventano un impacco naturale, molto utile da applicare sulla pelle in caso di punture di insetti.
-Rosmarino
Facile da riprodurre (scegliete un rametto molto fresco, pestatelo alla base e lasciatelo immerso in acqua fino a quando spuntano le radici, poi mettetelo nella terra), se è nella posi
zione adatta forma rigogliosi cespugli ed è sempre verde. Si coltiva bene in terreni calcarei secchi, caldi, ben aerati e si raccoglie in primavera ed estate.
Generalmente usato in rametti, se ne usano anche le foglie tritate finemente per insaporire carni bianche e di maiale.
-Salvia
Se è piantata in posizione adatta, forma cespugli belli anche d’inverno, in quanto sempre verdi.
Cresce bene in tutte le zone mediterranee fino 800 m di altitudine.
Si usa per aromatizzare le vivande, ma anche per proteggere indumenti e tessuti dalle tarme, come cura di bellezza e per vincere i malesseri. Non bisogna abusarne poiché contiene le stesse sostanze tossiche dell’assenzio ed è perciò controindicata per i temperamenti sanguigni e ipertesi.
-Santoreggia
Predilige le posizioni soleggiate ed espande un gradevole profumo.
È un ottimo condimento in quanto facilita l’assimilazione di alimenti contenenti fecola e, in virtù del suo potere antibiotico, fa tollerare all’intestino più delicato le carni frollate.
I migliori risultati curativi si ottengono conservandola in mazzetti da sminuzzare sulle vivande al momento dell’uso.
-Timo
Resiste bene al gelo, ma durante l’inverno perde completamente le foglie e a volte anche i rami. Ama le posizioni molto soleggiate e ha un aroma penetrante.
Il suo infuso è salutare e le foglioline sono usate in cucina per aromatizzare il pesce e le verdure delle ricette regionali mediterranee.
La Coltivazione
Se, quando avrete deciso l’arredo per il vostro balcone o terrazzo, avrete seguito tutte le indicazioni, la manutenzione ordinaria e le cure si ridurranno al minimo indispensabile.
Durante la buona stagione regolari annaffiature, concimazione periodica, disinfestazione, eliminazione delle erbe infestanti e pulizia delle piante, rimuovendo le parti secche e le corolle sfiorite.
Durante i mesi invernali vi limiterete a un’irrigazione ripetuta a intervalli molto lunghi e, nelle giornate più tiepide, a control lare la copertura delle piante delicate e a eliminare i rami vecchi o stroncati dal vento o dal gelo.
ANNAFFIATURE
La terra delle piante per balconi e terrazze non deve mai essiccarsi, quindi se le giornate sono calde e soleggiate dovrete annaffiare tutti giorni, possibilmente alla sera e, soprattutto per le piante di grandi dimensioni, anche nelle prime ore del mattino.
Su terrazze di dimensioni medio-grandi è indispensabile un impianto automatico di irrigazione: l’ideale è quello basato sulla tecnica del goccia a goccia in cui un tubo, provvisto di un temporizzatore che apre e chiude la valvola di immissione dell’acqua, viene steso lungo il percorso raggiungendo così i vari vasi.
Per balconi di piccole dimensioni è ovviamente più semplice risolvere il problema manualmente, con l’annaffiatoio, anche se un piccolo impianto automatico può esservi utile soprattutto quando vi dovete allontanare per lunghi periodi.
CONCIMAZIONE
Per una corretta concimazione non potete fare a meno di fertilizzanti organici: in primo luogo lo stallatico, più o meno disseccato, che ha un’azione lenta in quanto le sostanze nutritive si liberano solo dopo essersi trasformate e disciolte nella terra.
Dovete integrare poi questa concimazione con fertilizzanti minerali che accrescono le disponibilità nutritive del terreno e sono di pronta utilizzazione.
I fertilizzanti organici vanno somministrati nel momento dell’invaso, avendo cura di non metterli direttamente a contatto con le radici, e poi nuovamente in autunno e in inverno.
I fertilizzanti inorganici o chimici, disciolti nell’acqua dell’annaffiatura, vanno somministrati alle piante ogni otto-dieci giorni durante il periodo vegetativo.
Ne esistono di molti tipi e di diverse composizioni, ognuno adatto a uno scopo specifico. Seguite le istruzioni di impiego riportate sulle etichette.
POTATURA
Soprattutto gli arbusti, a cespuglio o rampicanti, hanno bisogno durante il loro sviluppo di regolari potature, per migliorarne la crescita o contenerne l’espansione.
Intervenite sugli arbusti e sulle piccole piante da balcone solo leggermente, alleggerendo la chioma, eliminando i rami deboli, malati o spezzati.
Ogni cespuglio ha le sue caratteristiche di formazione, crescita e fioritura, per cui fatevi consigliare dal vostro fiorista per seguire al meglio le sue esigenze specifiche.
RICOVERO INVERNALE
Prima del riposo invernale, dedicate alcune cure alle piante: estirpate quelle annue e accorciate le perenni, tagliando i rami rovinati; sostituite i vasi vecchi e rovinati e, se necessario, aggiungete un po’ di terriccio per coprire la base dei fusti delle piante; interrate i bulbi e procedete alle semine per le fioriture di primavera.
Nelle zone più fredde, se possibile ritirate le piante in un ambiente abbastanza luminoso ma non troppo caldo.
Se i vasi sono troppo grossi o non disponete di un locale adatto, potete coprirne la parte aerea con un foglio di plastica (tutte le copertura delle foglie, infatti, vanno fatte con materiale trasparente che lasci filtrare la luce) e mettere sulla terra, intorno al fusto, paglia da imballaggio, torba o foglie secche.
Per le piante piccole potete utilizzare le serre da balcone, tenendo al caldo le radici delle piante più piccole in contenitori di polistirolo.
Poiché le piante hanno bisogno anche di aria, nelle ore centrali delle giornate più tiepide e soleggiate aprite ogni tanto le coperture e circa una volta al mese bagnatele, sempre nelle ore centrali delle giornate tiepide, con poca acqua.