Le porte e le finestre non sono elementi trascurabili in una casa: vale quindi la pena di valorizzarle con una bella vernice. Sarà un modo per personalizzare l’arredamento della vostra casa.
Verniciare una porta o una finestra, con relativi infissi, è una buona occasione per rimetterle a nuovo. Infatti, l’umidità dovuta alla condensa potrebbe aver rovinato la vecchia vernice, che fa delle bolle e si scrosta. Sarà allora necessario raschiare la porta, per mettere a nudo il legno prima di riverniciarlo. Che sia poliuretanica o gliceroftalica, opaca o metallizzata, la vernice offre una grande resistenza all’umidità, pur permettendovi di ottenere una finitura ideale. Inoltre, è di facile manutenzione, un requisito essenziale soprattutto quando la vernice è destinata ad elementi esposti come le porte e le finestre. Queste qualità potranno essere apprezzate solo se preparerete minuziosamente i supporti e seguirete metodicamente le diverse fasi di applicazione della vernice. Sarebbe completamente sbagliato, infatti, credere che la vernice possa da sola rimediare alle piccole irregolarità della superficie. La vernice deve la sua bellezza proprio al suo aspetto liscio e uniforme e un difetto di superficie, anche trascurabile, potrebbe compromettere tutti i vostri sforzi e quindi anche l’investimento finanziario che avete sostenuto. Questo prodotto è molto costoso, quindi non correte il rischio di sciuparlo. Lavorate senza avere fretta di finire, con gli strumenti adatti: sarà necessario un fine settimana o poco più per trasformare il vostro soggiorno o la vostra camera da letto, seguendo passo per passo le diverse tappe necessarie.
MATERIALE NECESSARIO
Utensili
Blocco per levigare o levigatrice orbitale elettrica
Lampada per saldare a gas o sverniciatore termico
Spatolina da pittore
Raschietto triangolare
Pennellessa piatta
Pennello per ritocchi
Prodotti
Vernice poliuretanica
Carta vetrata
Stucco per legno o legno sintetico
Nastro adesivo
Passo dopo passo
Rimuovete la vecchia vernice se è rovinata (con svernicianti chimici, lampada per saldare a gas o sverniciatori termici)
Levigate
Potete accontentarvi di levigare la vernice, se è possibile ricoprirla direttamente con la vernice nuova
Spolverate accuratamente
Stuccate i piccoli fori con lo stucco per legno
Date la prima mano di vernice, lasciate asciugare e levigate
Date la seconda mano di vernice
Levigatura
Per eliminare la vecchia vernice, potrete utilizzare diversi metodi, tra i quali l’abrasione. A questo proposito, potete utilizzare la carta vetrata, applicata su un blocchetto di legno, per renderla più facile da maneggiare. Questo metodo dovrebbe essere destinato alle superfici piccole, come gli stipiti esterni delle porte. Per superfici più grandi, potreste servirvi di una levigatrice circolare, sulla quale avrete montato un disco abrasivo, odi una levigatrice orbitale. La levigatura produrrà molta polvere, che bisognerà eliminare completamente prima di passare alla verniciatura.
Decapaggio a caldo
Questo metodo consiste nel rammollire la vernice per poterla in seguito raschiare con una spatola. È sicuramente un metodo meno faticoso rispetto all’abrasione manuale, senza contare che non prevede lo sviluppo di polvere, e vi permetterà, di conseguenza, di passare più rapidamente alla verniciatura. La fonte di calore necessaria al decapaggio può essere rappresentata da una fiamma (nel caso lavoriate con una lampada per saldare) o dall’aria calda (se utilizzate invece una pistola termica). La lampada per saldare e la pistola termica (o pistola ad aria calda) offrono ciascuna dei vantaggi che è bene distinguere.
Raschiare con una lampada per saldare a gas
L’impiego di un saldatore a gas non richiede l’esperienza di un professionista, ma esige comunque alcune precauzioni. La fiamma è infatti un “utensile” particolarmente efficace, che è necessario saper maneggiare con cura. Tenete la lampada ad una ventina di centimetri di distanza dalla superficie da raschiare e passatela su una superficie limitata. Non soffermatevi troppo a lungo sullo stesso punto, altrimenti rischierete di bruciare il legno. È questo infatti l’inconveniente principale che si presenta quando lavorate con la lampada per saldare. Per limitare questi rischi, è sufficiente utilizzare un ugello largo che diffonde meglio la fiamma. Appena la vernice si gonfia, allontanate la fiamma e raschiate con una spatola.
Pistola termica
Questo utensile è stato concepito per evitare i rischi di bruciare il legno. Produce aria calda che, orientata verso la superficie da raschiare, rammollisce la vernice che la ricopre. Tuttavia, il suo utilizzo è limitato dalla lunghezza del cavo e quindi dalla vicinanza o meno delle prese di corrente. La pistola termica funziona secondo il principio dell’asciugacapelli, ma produce una temperatura molto più alta (dell’ordine di 600°C)…, escludendo così qualsiasi altro tipo di impiego! È possibile adattare diversi ugelli sulla sua ghiera, a seconda del rilievo e del luogo in cui si trova la superficie da raschiare. Basta ricordare per esempio l’ugello termolimitatore, che prevede uno schermo metallico per proteggere dal calore le superfici circostanti; si tratta di un accessorio pratico per proteggere i vetri quando si deve raschiare una finestra.
Decapanti chimici
Stuccatura
Mano di fondo protettiva
Una volta asciutta, la mano di fondo viene levigata, spolverata e quindi verniciata. Esistono in commercio svariati prodotti, da utilizzare secondo la natura del materiale da proteggere. Lo scopo comune a tutti, è di realizzare una superficie che garantisca una perfetta aderenza ed uniformità alla vernice finale.
Non “annegate” il pennello nella vernice: è sufficiente intingerne la punta. È il modo migliore per evitare le sbavature, che creerebbero degli inestetici sovraspessori. Stendete bene il fondo, in uno strato sottile. Lasciatelo asciugare, poi levigatelo leggermente con una carta vetrata a grana molto fine (00). Per finire, spolveratelo con cura.
A questo punto il legno nuovo è pronto per essere verniciato. È importante notare che se il legno è già verniciato, la vernice che lo ricopre potrebbe servire da fondo, ciò a patto che sia stata correttamente levigata e pulita, altrimenti non potrebbe che danneggiare il vostro lavoro.
Verniciare finestre e termosifoni
Non è indispensabile togliere dai cardini i battenti della finestra prima di verniciarli, a meno che non dobbiate sostituire i vetri o smontare la ferramenta (cardini e cremonese) per raschiarli prima di riverniciarli. Potete cominciare a lavorare sulla finestra chiusa, verniciando ciascun battente uno dopo l’altro. Per evitarvi il fastidioso lavoro di ulteriori pulizie, incollate sui vetri delle strisce di nastro adesivo di carta, ai bordi delle parti in legno. Potrete poi continuare a verniciare senza temere di uscire dai bordi. Quando la vernice sarà asciutta, potrete togliere facilmente le strisce di nastro adesivo.
Verniciate prima di tutto la traversa inferiore, i listelli ed infine la traversa superiore. Se le traverse sono abbastanza larghe, utilizzate un pennello piatto, della misura più adatta alla larghezza della traversa. Utilizzate, per i listelli, un pennello tondo della misura adatta, e per i profili interni, un pennello per ritocchi. Le setole di questo pennello sono infatti tagliate a punta per poter arrivare meglio negli angoli.
Terminate la verniciatura con i montanti, poi aprite la finestra prima di dipingere la maniglia e la cremonese. Verniciate quindi la gola di lupo (parte scavata) e la noce (parte arrotondata) su entrambi i battenti. Per verniciare il telaio della finestra senza sporcare i muri, tenete, con una mano, uno schermo protettivo di cartone e con l’altra verniciate.
Gli apparecchi più difficili da verniciare sono quelli che presentano delle scanalature sul retro, difficilmente raggiungibili se non con un pennello speciale detto “pieghevole”. Per i tubi, utilizzate un pennello piatto, adottando la precauzione di tenere uno schermo di cartone tra il muro e il tubo stesso.
Verniciare bene
La vernice e costituita da una pellicola, o strato molto sottile. Per ottenere questo risultato, la vernice deve essere “tirata” al massimo. Solo così otterrete una superficie liscia e regolare. La tecnica è la stessa, sia che un pennello piatto, che si utilizzi un pennello tondo. Intingete una prima volta le setole fino alla virola, la parte metallica che trattiene le setole, poi fate colare la vernice dal pennello, passandolo sul bordo nel barattolo. Intingete di nuovo l’estremità delle setole, per circa un terzo, nella vernice e fate colare ancora la vernice dal pennello. Passate il pennello sulla superficie da verniciare, senza esercitare una pressione troppo forte. Se la superficie è estesa, dividetela in quadrati con un lato di 50 cm, che vernicerete in successione. Applicate la vernice a strisce orizzontali, che incrocerete con strisce verticali se le dimensioni del supporto lo richiedono. Una volta ricoperta l’intera superficie, lisciate la vernice, senza intingere nuovamente il pennello ed esercitando ancora meno forza.
Verniciare una porta
Non è necessario smontare la porta, soprattutto se desiderate verniciarla su entrambe le facciate. È sufficiente lasciarla semiaperta e fermarla per evitare che si muova durante il lavoro. In questo caso, non fidatevi correnti d’aria: solleveranno polvere, che sporcherà la vernice fresca.
Smontate le maniglie e le piastrine copriserratura e preparate il legno come indicato.
Porte senza modanature
Se si tratta di una porta liscia, non avrete nessuna difficoltà a verniciarla. Dividete la sua superficie in quadrati con un lato che corrisponda a metà della sua larghezza. Verniciate ogni quadrato, uno dopo l’altro, cominciando dall’alto. Incrociate i passaggi verticali con passaggi orizzontali e tirate bene la vernice, quadrato dopo quadrato. Ai bordi, vicino alla cornice, e in basso, aiutatevi con uno schermo di cartone per proteggere le pareti ed il pavimento. Infine, verniciate gli spessori laterali con un pennello stretto. Non è necessario verniciare lo spessore superiore, a meno che sia visibile, per esempio dall’alto di una scala.
Porte con specchiature
La presenza di modanature rende più difficile la verniciatura di una porta con specchiature. Infatti, se i pannelli interni, i montanti e le traverse possono essere verniciati facilmente con un pennello piatto, per riuscire a verniciare le modanature, avrete invece bisogno di un pennello per ritocchi.
La difficoltà consiste nell’evitare le sbavature e gli accumuli di vernice nei profili cavi. È quindi ancora più importante non riempire troppo i pennelli di vernice e stendere bene la vernice stessa dopo averla applicata. Lo schema a fianco vi illustra l’ordine delle operazioni da rispettare se la porta é verniciata con il medesimo colore. Se invece prevedete di verniciare le modanature con un colore diverso da quello utilizzato per i pannelli, dovrete iniziare proprio con le modanature e aspettare che la vernice sia essiccata prima di passare ai pannelli. La seconda mano deve essere applicata solo quando la prima è perfettamente asciutta ed, eventualmente, ripassata con carta vetrata finissima.
Protezione delle finestre contro le intemperie
Il legno è un materiale resistente, ma, senza l’adeguata protezione contro le intemperie, si rovinerebbe rapidamente. L’azione congiunta della pioggia, del vento e anche del sole potrebbe provocare la formazione di muffa, deformazioni e scoloriture. Inoltre, le finestre sono uno dei luoghi in cui sono più sensibili le differenze di temperatura tra l’interno e l’esterno. Il contatto dell’aria calda contro i vetri freddi provoca un fenomeno di condensa, il cui deposito potrebbe danneggiare il legno. Un buon isolamento o un sistema di doppi vetri possono rappresentare un rimedio efficace contro la condensa; ma qualsiasi sistema di questo tipo perderebbe la sua efficacia se il legno stesso non durasse nel tempo.
Il trattamento a cui viene sottoposto il legno delle finestre ha lo scopo di permettergli di resistere alle intemperie e di limitare così la formazione di ponti termici, dovuti al suo degrado.
Danni provocati dalle intemperie
L’azione dell’umidità, nonché gli sbalzi termici e idrometrici che il legno subisce nell’arco dell’anno possono provocare deformazioni e variazioni dimensionali. Sul legno nudo, i raggi solari ultravioletti provocheranno l’apparizione di macchie nerastre. Non mancate, perciò, di rinnovare la vernice se constatate che si gonfia e si scaglia.
Asportate la vecchia vernice seguendo il metodo indicato a pagina 16 e 17. Se incontrate parti di legno leggermente friabili, eliminatele. La putrefazione provocata dall’umidità rende il legno molle; togliete quindi le parti in questione fino a scoprire il legno sano e sostituitele con legno sintetico. Questo prodotto bicomponente offre una resistenza eccezionale alle differenze di temperatura (da – 40° C a + 200° C).
Che vernice utilizzare per l’esterno
Le vernici tradizionali formano uno strato a tenuta stagna, impenetrabile, ma che purtroppo non permette un’interscambio tra il legno e l’esterno. L’azione del sole trasforma l’umidità contenuta nel legno in vapore acqueo, che cerca di evaporare. Lo strato di vernice
non riesce a resistere e si rompe. Per questa ragione, conviene utilizzare vernici “traspiranti”, impermeabili all’acqua piovana, ma che lasciano respirare il legno.