Vediamo come apparecchiare la tavola in modo perfetto.
Su una tavola apparecchiata per un pranzo o una cena, non ci sono né portacenere né stuzzicadenti.
Mettete l’acqua minerale nella sua bottiglia originale, l’acqua del rubinetto nella caraffa.
Disponete le sedie di modo che ogni commensale abbia a disposizione almeno 80 cm.
Per i pranzi e le cene importanti apparecchiate mettendo in tavola: sottopiatto (che non verrà tolto per tutta la durata del pasto), piatto piano e fondina; a destra dei piatti il coltello, il cucchiaio e il tovagliolo; a sinistra dei piatti le forchette; in alto sopra il piatto le posate da dessert; sopra le posate di destra i bicchieri; sopra le posate di sinistra il piattino per il pane; eventuali segnaposti dietro alle posate per il dessert. Il sale e il pepe devono essere messi negli appositi contenitori o in ciotoline provviste di adeguato cucchiaino.
TOVAGLIA
Se mettete una tovaglia colorata, oggi ammessa anche per le cene formali, cercate di fare in modo che il colore sia coordinato a quello dei piatti: se i piatti sono decorati con motivi fan tasia, frutta, fiori e così via, utilizzate una tovaglia in tinta unita.
Le tovaglie con decori importanti possono essere utilizzate come copritavolo, non per apparecchiare: la tovaglia che si usa per il pranzo deve essere solo uno sfondo piacevole e raffinato per i piatti, non la protagonista della tavola.
Per pranzi molto importanti potete utilizzare la cosiddetta table habillée, vale a dire tavola vestita, su cui metterete due tovaglie: una lunga fin quasi a toccare terra e una, sovrapposta, più corta. Meglio se sotto alla tovaglia mettete un mollet tone, in modo da attutire il rumore dei piatti e, nello stesso tempo, riparare il piano del tavolo.
La biancheria per la tavola non deve mai essere né inamidata né profumata: per questo durante il lavaggio non utilizzate saponi o detersivi dall’odore forte, poiché potrebbero lasciare una traccia sgradevole durante il pasto.
TOVAGLIOLO
Il tovagliolo si trova alla destra del piatto o sopra di esso, semplicemente piegato: sono sconsigliate le piegature fantasiose che richiedono laboriose manipolazioni antigieniche.
Quando siete seduti a tavola apritelo e appoggiatelo sulle ginocchia: serve per pulire la bocca prima di bere e dopo aver bevuto, usando l’interno del tovagliolo, dove non sono posizionate eventuali cifre della famiglia o il nome del locale.
A fine pranzo posate il tovagliolo alla sinistra del piatto, senza piegarlo: ripiegatelo solo nel caso in cui sia prevista una vostra presenza anche al pasto successivo.
CENTROTAVOLA
Disponete sempre un centrotavola su una tavola importante: può essere in ceramica o argenteria ed eventualmente composto con fiori freschi o frutta.
Tenete presente che il centrotavola non deve mai impedire ai commensali di guardarsi in volto. Fate quindi delle composizioni dalla forma bassa.
Per una cena importante o per una cenetta romantica potete disporre sul tavolo anche i candelabri o i candelieri: il candelabro ha due o più bracci, uno per ogni candela, il candeliere serve per una sola candela.
Al centro di una tavola imbandita potete mettere una o più composizioni floreali, secondo le dimensioni del tavolo, e uno o più candelieri.
Solo in una tavola da buffet, in cui di solito il tavolo viene appoggiato a una parete, la composizione floreale può anche svilupparsi in altezza.
Invece dei fiori, o in combinazione con questi, le composizioni centrotavola possono essere costituite da frutta o verdura di stagione.
Il tono del centrotavola e della decorazione deve essere sempre in stile con l’apparecchia tura, vale a dire con il tipo di piatti e di tovaglia ma anche con il tono più o meno formale dell’occasione.
Non mettete mai in tavola fiori o candele troppo profumati né utilizzate deodoranti per ambienti troppo aromatici o penetranti, per non sovrapporli al profumo dei cibi.
PIATTI
In un pranzo informale, sono sufficienti tre piatti: il primo piatto per la minestra, il piatto principale, e infine quello per il formaggio e la frutta o i dessert. Aggiungete un piccolo piatto se c’è l’insalata.
Se la cena è formale, invece, occorreranno tanti piatti quante sono le portate e un ulteriore piatto per ricevere i gusci delle ostriche, lische di pesce e così via.
-Fondina o piatto fondo
Serve per le minestre liquide che non devono superare l’orlo interno.
-Piatto piano
Serve per tutti i cibi, ovviamente con l’esclusione di quelli liquidi.
-Piatto piano piccolo
Serve per l’insalata, la frutta, la torta.
-Tazza da brodo
Serve per il consommé e le vellutate. Portatela a tavola già con il suo contenuto, appoggiata su un piattino su cui è posto il cucchiaio che serve unicamente a mescolare o ad assaggiare il brodo, in quanto si beve unicamente dalla tazza tenuta per i due manici.
-Piattino da pane
Serve anche per spezzarvi il pane in modo da evitare le briciole sulla tovaglia.
Il pane non deve essere tagliato con il coltello ma spezzato in bocconi da portare alla bocca con la mano destra.
Togliete pane e piattino dalla tavola prima di portare la frutta e i dessert.
-Piattino del burro
Richiede il relativo coltello spalmatore con la punta arrotondata.
-Mezzaluna da insalata
Portatela in tavola al momento di servire l’insalata, prima del secondo piatto e posizionatela alla sinistra del piatto piano.
POSATE
Nei pranzi formali, il numero delle posate deve corrispondere al numero delle portate, fino a un massimo di tre forchette e tre cucchiai. Se fosse necessaria una quarta posata, portatela o fatela portare al momento. Le posate si utilizzano partendo dall’esterno verso l’interno, quindi anche quando le disponete sulla tavola ricordatevi di porle in questa sequenza.
Mettete sempre le apposite posate per servirsi nei piatti da portata in quanto non si devono mai utilizzare le posate personali.
-Coltello
Il coltello va collocato a destra del piatto, con la lama rivolta verso l’interno, e serve a tagliare tutti i cibi che non possono essere tagliati con la sola forchetta. Il coltello piccolo, da dessert, serve per sbucciare la frutta e, eventualmente, per il formaggio. Quando si mangia pesce è indispensabile l’appo
sito coltello. Ricordate che, secondo il galateo, non si preparano in precedenza i bocconi ma ognuno va tagliato e infilato sulla forchetta, portandolo poi direttamente alla bocca. Nelle pause, non appoggiate il coltello sulla tovaglia o sul bordo del piatto ma nel piatto, di fronte alla forchetta, con le punte che si toccano.
-Cucchiaio
Il cucchiaio deve essere sistemato alla destra del piatto, all’esterno del coltello, con la parte convessa appoggiata alla tovaglia.
Il cucchiaio di media misura serve per il brodo, le vellutate, i dessert cremosi.
Il cucchiaino serve per mescolare lo zucchero nelle tazze da tè o da caffè, il cucchiaio a palettina per gelati e sorbetti.
Secondo il galateo, il cucchiaio per la minestra va riempito a metà con un movimento che parte dal bordo del piatto verso il centro, lo si porta alla bocca con la punta, senza aspirare rumorosamente e senza sorseggiare più di una volta dalla medesima cucchiaiata.
-Forchetta
La forchetta deve essere posta alla sinistra del piatto, con la parte convessa appoggiata al tavolo.
La forchetta piccola si usa per la frutta e per i dessert solidi.
Nelle pause posatela sul piatto, parallelamente al bordo della tavola.
La forchetta non si usa per schiacciare il cibo né per infilare più di un boccone alla volta.
La forchetta a due rebbi si pone alla destra del piatto e serve per togliere le lumache dal guscio, insieme all’apposita pinza.
Anche la forchetta per le ostriche si pone alla destra del piatto, accanto al cucchiaio.
-Posate speciali
Per mangiare gli asparagi mettete a tavola le apposite pinze, alla destra del piatto di ogni commensale.
Le posate da pesce sono indispensabili in un pranzo formale: invece in occasioni meno importanti si può tagliare il pesce con la forchetta.
-Posate da dessert e da frutta
Le posate da dessert vanno poste poco sopra il piatto, con il seguente ordine: il cucchiaio con il manico verso destra, la forchetta con il manico verso sinistra, il coltello con il manico verso destra.
Il cucchiaio si utilizza per creme e gelati, per i dolci cremosi la forchetta serve unicamente a spingere sul cucchiaio eventuali pezzetti di alimento solido che si trovassero mescolati alla crema.
La forchetta serve anche per la pasticceria e, per i dolci piuttosto duri, si può utilizzare anche il coltello.
Le posate da frutta si portano generalmente in tavola con il piattino della frutta.
BICCHIERI
I bicchieri devono essere posizionati leggermente a destra, rispetto al centro del piatto.
Mettete almeno due bicchieri: uno più grande per l’acqua e uno per il vino.
Come limite massimo disponete sul tavolo quattro bicchieri. Partendo da sinistra quello per l’acqua (grande), quello per il vino rosso (medio), quello per il vino bianco e, dietro a questo gruppo, il bicchiere per il vino da dessert o per lo spumante.
I bicchieri inutilizzati vanno tolti prima del dessert.
Per esaltare al meglio le caratteristiche di ogni vino, occorre servirlo in un bicchiere dalla forma adeguata. Meglio scegliere quelli con il gambo, che evitano di scaldare il vino.
-Flúte per spumanti
La sua forma allungata permette di osservare l’intensità e la velocità di risalita delle bollicine (perlage) e di percepire meglio i profumi dello spumante.
-Flúte per spumanti millesima ti
Ha la forma leggermente più svasata e capiente della normale flúte per spumanti.
-Coppa per spumanti dolci e moscati
Ideale per Moscato, Asti Spumante, Brachetto e Malvasia dolce permette di coglierne la fragranza intensa.
-Per vini bianchi
A forma di tulipano, ha l’imboccatura equilibratamente svasata e consente di cogliere i profumi freschi e fruttati dei vini bianchi giovani da bere subito.
-Per vini bianchi strutturati e vini rosati
Più ampio di quello per vini bianchi, è adatto ai bianchi di maggior corpo o barricati ma anche ai vini rosati.
-Per vini rossi giovani
La sua forma permette di esaltare i profumi dei vini rossi giovani o di medio corpo.
-Per vini rossi di corpo
Permette di far respirare i rossi di una certa struttura e di far esprimere al meglio i loro profumi.
-Per vini rossi di medio invecchiamento
Studiato per i rossi importanti già invecchiati di qualche anno che hanno bisogno di maggiore ossigenazione.
Non deve essere riempito per più di due terzi.
-Per vini rossi molto invecchiati
È il classico ballon sferico in cui i profumi possono svilupparsi al meglio permettendo al vino di essere fortemente ossigenato.
-Per vini dolci
È adatto per molti tipi di vini dolci, i passiti, i vini provenienti da vendemmie “tardive”, come il Recioto, ma anche per vini ad alta gradazione come il Marsala o il Porto.
-Per grappe, acqueviti e spiriti in genere
La forma caratteristica permette di mantenere il naso a una giusta distanza dalla superficie del distillato, in modo da farne sentire gli aromi ma non l’alcol.
COPPETTE LAVADITA
Portatele in tavola su un piattino da frutta coperto da un centrino: togliete centrino e coppa dal piattino e metteteli al posto del piattino del pane.
Riempite le coppette con acqua tiepida su cui far navigare una fettina di limone o petali di rosa o un fiorellino e accompagnatele con una salviettina.
La coppetta serve unicamente per sciacquare i polpastrelli delle dita che si fossero unti con il cibo.
MENU
In una cena importante, si posiziona sulla destra dei bicchieri, scritto a mano o stampato su cartoncino Bristol.
Se manca il menu scritto, la padrona di casa può preannunciare a voce quanto verrà servito in seguito.