In questa guida spieghiamo come eliminare la muffa e applicare il fissativo
Prima di tinteggiare una parete è necessario accertarsi che non presenti alcuna traccia di umidità e di muffa, ed eventualmente risolvere il problema. Se l’umidità è poca sulla parete si sviluppa un alone giallastro, che deve essere raschiato con la spatola, quindi ripulito con una robusta spazzola di saggina. Se invece il fenomeno è rilevante compaiono anche le muffe, che possono essere scure e concentrate a grappolo negli angoli, oppure espanse sulla parete e di colore giallo rosato. In tal caso sono necessari interventi più drastici.
Occorrente
spazzola da parete
mazzetta
scalpello
cazzuola
frattazzo
pennellessa
rullo
spazzola metallica
Eliminare la muffa
Lavate la parete con la candeggina diluita al 10% in acqua; lasciate asciugare e spazzolate energicamente. Infine passate una mano di antimuffa, ed eventualmente aggiungete un piccolo quantitativo di prodotto anche nella tinta. Tenete presente che potrebbe essere necessario ripetere l’operazione due o tre volte. Qualora le condizioni della parete siano particolarmente critiche, dovrete ricorrere all’intonaco di aerazione, un particolare intonaco già pronto dalla struttura porosa, che favorisce il passaggio dell’umidità verso l’esterno della parete. Prima di stendere il nuovo intonaco, dovete però rimuovere completamente quello vecchio con mazzetta e scalpello, scoprendo il muro fino allo strato sottostante di mattoni, cemento o pietra. Procedete fino a circa un metro di distanza dalle tracce di muffa, lavate il muro con acqua e lasciate asciugare. A questo punto applicate l’intonaco di aerazione con la cazzuola, seguendo le indicazioni riportate sulla confezione. Lisciate con il frattazzo, livellando particolarmente nel punto di giunzione del nuovo intonaco con il vecchio. Infine passate una mano di antimuffa, ed eventualmente aggiungete un piccolo quantitativo di prodotto anche nella tinta. In ogni caso, per cercare di ridurre il rischio che la muffa si ripresenti dopo il trattamento, è possibile modificare l’umidità dell’ambiente, evitando che si formi la condensa. Dove il problema non è grave, è possibile installare un deumidificatore elettrico o un condizionatore d’aria, che, per ottenere buoni risultati, deve essere tenuto acceso per grande parte della giornata.
Rimuovere la vecchia tinteggiatura
Qualora le pareti siano vecchie è consigliabile eliminare lo strato superiore: se si tratta di idropittura potete semplicemente lavare il muro con acqua; altrimenti dovrete scrostarlo con una spazzola metallica. Un test infallibile per verificare la stabilità della pittura consiste nell’applicare sulla parete una striscia di nastro adesivo e tirarla via bruscamente: se insieme alla striscia si stacca anche la tinta, allora occorrerà senz’altro procedere alla raschiatura.
Applicare il fissativo
Prima di stendere il fissativo è bene adottare alcune accortezze che possono farvi risparmiare tempo e fatica: infatti, se l’intonaco della stanza è stato appena rifatto, aspettate almeno tre settimane, in modo che l’umidità evapori completamente. Quindi preparate la parete applicando il fissativo (chiamato anche fissante , isolante o primer ), che funge da sottofondo alla tinta vera e propria, in quanto rende la superficie della parete meno porosa, e quindi più adatta a ricevere il colore. Diluite il fissativo con acqua secondo le indicazioni riportate nella confezione. Per verificare che le proporzioni siano corrette, fate una prova su una zona poco visibile della stanza: se, una volta asciutto, il muro si presenta liscio e privo di rugosità, allora potete procedere con l’applicazione; in caso contrario aumentate la quantità d’acqua. Infine, stendete il fissativo: intingete la pennellessa o il rullo nel prodotto avendo cura di non impregnarli eccessivamente, in modo che lascino un velo isolante sottile e soprattutto privo di sgocciolature.