Vi proponiamo un tipo di intonaco, detto “plastico”, che si può applicare con una miriade di effetti a rilievo.
Cos’è un intonaco “plastico”? È un prodotto a base di resine sintetiche, soffice ed elastico, che si “muove” insieme alla costruzione e di conseguenza segue le deformazioni e le fessure, anche le più piccole, che risultano dal lavoro dei materiali o dalle variazioni termiche. Presenta parecchi vantaggi: è impermeabile e lavabile; copre la piastrellatura; maschera i difetti estetici del supporto. Infine, presenta un aspetto rustico.
Tutto ciò lo rende un rivestimento estremamente interessante, sia per l’esterno che per l’interno.
Come si applica un intonaco plastico? Su di un supporto asciutto, pulito e non friabile (sui muri porosi e friabili stendete prima un indurente) utilizzando un frattazzo, rulli speciali per plastico o una pennellessa. Il più delle volte basta un solo strato. Una volta steso il prodotto (procedete per superfici di circa un mq), dategli la decorazione che preferite: con una spatola, una spugna, una spazzola. o anche con le dita.
Un ultimo consiglio prima di mettervi al lavoro: evitate di applicare l’intonaco se fa molto caldo (più di 30 °C) o se vi sono meno di 5 °C.
MATERIALE NECESSARIO
Utensili
Spatola flessibile e rigida
Scala
Secchio per vernice
Pennellessa
Secondo il tipo di decorazione voluto: rulli, spazzola, guanto, ecc.
Prodotti
Telone o vecchie lenzuola
Carta da pacchi o vecchi giornali
Nastro adesivo
Indurente
Colorante (eventuale)
Intonaco plastico
Passo dopo passo
Pulite il supporto. deve essere liscio ed asciutto
Ricoprite di carta prese, interruttori, zoccoli, ecc.
Proteggete il pavimento
Applicate un indurente sui muri porosi e friabili
Mescolate il prodotto. Eventualmente potete colorarlo
Stendete il prodotto sul muro, formando la base
Realizzate la decorazione o il motivo con l’accessorio appropriato (rullo apposito, spatola, spazzola, ecc.) o direttamente con le dita
Spianate le asperità troppo evidenti prima dell’essiccamento completo
Lasciate asciugare al riparo da correnti d’aria
Colorare
Tradizionalmente, l’intonaco è bianco, ma alcuni fabbricanti propongono prodotti colorati in una gamma abbastanza vasta. Se tuttavia desiderate un colore speciale, avrete sempre la possibilità di incorporare un colorante in un intonaco di colore bianco. Sappiate dosare la quantità di colorante che troverete in tubetto: fate una prova prima di ricoprire tutto il muro. Annotate scrupolosamente le proporzioni giuste dopo averle trovate.
Impasto
L’applicazione di un intonaco avviene in due tempi: la posa dello strato di base e poi la finitura, che ha Io scopo di formare la decorazione. Quest’ultima si realizza lavorando lo strato di base ancora fresco, utilizzando vari accorgimenti per ottenere l’aspetto desiderato. L’intonaco plastico è una specie di pasta il cui potere di copertura va da 1 a 2,5 kg/mq secondo lo spessore che volete ottenere e il tipo di prodotto utilizzato. Lo applicherete con il frattazzo, con il rullo o anche con una pennellessa (foto in alto). Riservate quest’ultima per gli angoli e i punti delicati: sulle grandi superfici è più pratico premere una spazzola a setole dure dopo lavorare con il frattazzo o il rullo.
Grana fine
Se desiderate ottenere un aspetto a grana fine, potrete servirvi direttamente di un apposito rullo cosiddetto “per plastici”. Tuttavia, l’effetto risulta più interessante se formate la grana su un primo strato di base. A tale scopo, cominciate ad applicare l’intonaco con la pennellessa o con il frattazzo, poi premete sull’intera superficie una spazzola a setole dure (foto in basso) che lascerà i segni desiderati sull’intonaco. La spazzola va applicata in modo regolare, evitando le sovrapposizioni
Asperità
Se è vero che i rilievi presentano un aspetto decorativo ricercato, non è sempre piacevole strofinarcisi contro! Qualunque sia la decorazione realizzata, e in funzione dello strumento di cui vi sarete serviti, dopo l’essiccamento persisteranno asperità con le quali è pericoloso entrare in contatto (pensate soprattutto ai bambini piccoli). Così, senza peraltro togliere all’intonaco l’aspetto rugoso che gli dona un fascino rustico e lo distingue da un intonaco comune. è consigliabile smussarne le punte. Smussare le asperità Per rompere le asperità senza distruggere il rilievo creato, dovrete aspettare che l’intonaco si sia asciugato, ma non completamente poiché in tal caso sarebbe impossibile lavorarlo. Il tempo di essiccamento può variare secondo la temperatura ambiente: può oscillare tra le 6 e le 12 ore in condizioni igrometriche medie. Ma non ripassate sull’intonaco neppure quando è ancora fresco: eliminereste tutta la decorazione. Fabbricatevi una spatolina con un pezzetto di plastica rigida e datele una forma triangolare arrotondandone l’estremità per la quale la terrete, altrimenti la punta vi potrebbe accidentalmente ferire.
Fate scivolare la spatola sulle asperità, senza premere troppo per non cancellare la decorazione.
Pennellessa
Otterrete questo intonaco rustico per mezzo di una pennellessa a setole dure da premere sull’intonaco ruotando leggermente il polso, prima in un senso e poi nell’altro.
Cominciate con l’applicare lo strato di base prima di formare la decorazione. Eseguitela poi in modo che non sia troppo regolare: il fascino di questo genere di intonaco è proprio la spontaneità dei rilievi formati a caso con la rotazione delle setole della pennellessa. Sarebbe un errore cercare di ottenere un aspetto molto regolare, perché in contrasto con l’aspetto rustico ottenibile con questa lavorazione.
Invece di una pennellessa, potete utilizzare una rete di plastica da setaccio e una spugna. Sistemate la spugna sulla rete e premete quest’ultima sull’intonaco. Date una leggera rotazione per formare la decorazione, che assomiglierà notevolmente a quella ottenuta con una pennellessa. Per una maggiore maneggevolezza è opportuno legare insieme spugna e rete per tenerle in mano più facilmente.
Spatola
Il rivestimento plastico, spesso pronto all’uso, presenta una consistenza più o meno pastosa secondo la granulometria dei suoi elementi.
La superficie dell’intonaco presenterà il rilievo o la decorazione che avrete impresso con i vari accessori e cioè la spatola, la cazzuola, la spazzola, il rullo, la pennellessa, la spugna o le dita.
Ricordiamo ancora l’intonacatrice meccanica, che serve a proiettare il prodotto sul supporto, dando alla superficie un aspetto granuloso.
L’utilizzo di una spatola flessibile o una cazzuola consente invece di formare una decorazione del tutto particolare premendo la lama dell’utensile nel prodotto ancora fresco. Un leggero movimento della mano creerà le piccole depressioni che danno l’aspetto decorativo all’intonaco finito (foto qui sopra). Fate attenzione a non creare superfici lucide, che guasterebbero l’aspetto volutamente rustico del rivestimento. Come abbiamo detto, il consumo minimo da prevedere è nell’ordine di 1 fino a 2,5 kg/mq, secondo il genere di intonaco e la dimensione della grana che presenta (fine, media, o grossa). Tuttavia, la quantità potrà variare anche in funzione della decorazione che volete creare, e quindi dello spessore necessario del prodotto
Decorazione con la spatola e con il rullo
Una volta steso l’intonaco sul supporto, vi sono diversi metodi per creare la decorazione, alcuni dei quali sono già stati presentati. In questo campo, non ricercate la complessità, perché, per conservare l’aspetto rustico, un intonaco deve essere semplice. La duttilità dell’intonaco plastico consente l’esecuzione di un numero praticamente infinito di effetti, ottenibili utilizzando opportunamente i diversi tipi di utensili. Vi sono, ad esempio, dei rulli speciali i cui manicotti sono scolpiti in modo da lasciare sull’intonaco dei segni in rilievo producendo una grana rustica molto spessa. Tra questi, possiamo ricordare quello chiamato “a corteccia”, poiché lascia segni verticali cavi imitando la corteccia di un albero. Altri rulli a grana grossa o bucati, di gomma o plastica, danno all’intonaco il ben noto aspetto tradizionale. Applicate l’intonaco direttamente con il rullo o con il frattazzo, mantenendo la stessa decorazione su tutta la parete. Potete anche ideare una decorazione particolare modellando a piacimento la superficie di un rullo (come potete vedere nella foto qui sotto). Servitevi di un cutter per tagliare la plastica o la gomma del manicotto. Anche in questo caso, non date una regolarità troppo rigorosa al disegno del vostro utensile.
Spatola dentata
Una spatola dentata consente di graffiare l’intonaco, appena steso. Potrete cosi formare diversi motivi, dei quali la foto in alto a sinistra ci fornisce un’idea, ovviamente puramente teorica, quando si realizza un intonaco, è meglio abbandonare qualsiasi idea di geometria pura. Poiché i denti della spatola non devono mettere a nudo la superficie del supporto, dovrete calcolare la loro profondità secondo lo spessore dello strato di intonaco. Eventualmente sistemate sulla parete degli spessori che vi consentiranno di stenderlo in modo omogeneo.