Il piano terreno di una casa può essere sollevato o pieno, cioè a diretto contatto con il terreno. In alcune case di montagna si conserva ancora l’uso del pavimento sollevato, le cui assi poggiano su traverse di legno sostenute da spallette di muratura (muro dormiente). Queste spallette, che poggiano su una soletta di calcestruzzo a contatto con il terreno, sono costruite con mattoni alternati e distanziati per consentire la libera circolazione dell’aria e impedire la formazione di umidità sotto il pavimento. I pavimenti pieni poggiano direttamente sul terreno e sono formati da una base di pietrame coperta con calcestruzzo, con uno strato impermeabilizzante e uno di cemento e sabbia, detto caldana, su cui si mette in opera il rivestimento, che può essere di piastrelle, di legno o di altro materiale.
I piani superiori possono avere le assi del pavimento appoggiate su travi di legno, che sono incastrate nei muri o appoggiate ad essi in maniera diversa secondo il progetto della casa; oppure hanno il pavimento, sempre appoggiato alle travi di legno, realizzato come un’orditura di travicelli e assi sulla quale viene gettata una caldana che serve come base per la posa in opera di un rivestimento di piastrelle, di moquette o di parquet.
La maggior parte delle travi di sostegno dei pavimenti sono incastrate direttamente nella muratura; è consigliabile, però, quando si devono sostituire, modificare il tipo di sostegno, usando staffe metalliche.
Queste staffe, di acciaio stampato zincato, protette talvolta con vernice a base di catrame, sono reperibili nei negozi di articoli per l’edilizia nelle misure adatte per la maggior parte delle travi usate per il sostegno dei pavimenti.
Quando si sostituiscono le travi di sostegno del pavimento di un piano superiore, è quasi impossibile effettuare la riparazione senza danneggiare il soffitto sottostante. Spesso è necessario rifare il soffitto con pannelli per intonaco.
Cercare attentamente i chiodi che fissano le travi di sostegno al soffitto, passando la lama di un coltello lungo la superficie inferiore della trave. Premere delicatamente verso il basso intorno ai chiodi, mentre un aiutante li localizza e li sfila.
Se nelle travi passa un cavo elettrico, togliere la tensione all’impianto prima di liberare il cavo.
Tagliare nella nuova trave un cuneo per far passare il cavo, oppure, se in quella zona la trave appoggia su un sostegno intermedio, staccare i terminali del cavo e infilare il cavo in un foro praticato nella nuova trave.
Materiale: travi di sostegno della stessa misura di quelle da sostituire, due stalle metalliche per ogni trave, sabbia e cemento, mattoni, adesivo.
Utensili: coltello, segaccio, segaccio a dorso, martello da carpentiere, cazzuola, trapano a manovella con punta per legno, scalpello.
Tener ferma la trave da sostituire, facendosi aiutare da qualcuno, e tagliarla con un segaccio a circa cm 30 dalle due pareti.
Togliere la trave e far uscire dal muro le due estremità incassate, facendo attenzione a non smuovere i mattoni circostanti.
Chiudere il foro con mattoni, sigillando dove occorre. Non mettere la malta nella giunzione più alta, dove si deve infilare la staffa.
Infilare la staffa nella giunzione, tenendo la base a filo della parte inferiore delle altre travi. Riempire la giunzione con la malta.
Per il montaggio della staffa, fare un’incassatura alla base delle due estremità della nuova trave con scalpello e martello.
Montare la trave nella staffa quando la malta circostante è asciutta. Se necessario, assestare la trave nella staffa con il martello.
Se si deve far passare un cavo, praticare nella trave un foro del diametro di cm 2 a circa cm 5 dal bordo superiore.
Servendosi di un segaccio a dorso, ricavare nella trave un cuneo avente il vertice nel foro praticato e sfilarlo.
Appoggiare il cavo nel foro. Spalmare l’adesivo sulle facce del cuneo e risistemare il cuneo nella sua sede.
RINFORZARE LE TRAVI DI SOSTEGNO
Se le assi del pavimento si sollevano, significa che le travi di sostegno sono inarcate o curvate. Le travi si imbarcano perché il legno non era stagionato al momento della posa in opera.
Togliere le assi del pavimento e raddrizzare le travi con puntelli inchiodati fra una trave e l’altra. Fissare i puntelli al centro della campata delle travi; se queste sono molto imbarcate, occorre montare altri puntelli a m 1,5-2 l’uno dall’altro.
Puntelli diritti. Tagliare i puntelli da un’asse di legno di cm 15 x 2,5, in modo che si inseriscano sforzando fra le travi. Infilare nei quattro angoli del puntello chiodi lunghi cm 5, tenendoli inclinati. Montare i puntelli e piantare con forza i chiodi nelle travi.
Puntelli incrociati. Tagliare i puntelli da un’asse di legno di cm 5 x 2,5 e segare le estremità obliquamente, in modo che combacino con i lati delle travi. Infilare i chiodi nei puntelli prima della posa in opera e piantarli nelle travi.